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Curiosità

Ecco come chiamano i palermitani il sesso femminile

I palermitani chiamano l’apparato riproduttivo femminile in diversi modi, tra i più comuni troviamo: fiore, fiorellino, fiocco, figa, fica, patata, baccalaro,  fissa, licchio, belgio, pacchio e parpaglio, ma il più diffuso e il più volgare è sticchio. Sticchio è un termine dell’idioma siciliano, corrisponde all’italiano fica e quindi si riferisce

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Storia

Come Suca si trasformò in 800A

Suca , un imperativo a chiaro sfondo sessuale che ormai da anni si è trasformato nella più diffusa delle esclamazioni. Più che un’offesa, un goliardico augurio, più che un invito un vero e proprio mantra che si è materializzato ovunque sui muri, sui portoni, sui banchi dei licei. Sull’imperativo SUCA

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Curiosità

Cosa sono le tappine e chi sono le tappinare

Le tappine per i palermitani e i siciliani in genere sono le ciabatte o le pianelle, Tappina deriva dal greco tapeinòs che significa basso, a contatto con terra. Tappinara (da tappina, pianella, pantofola) è una parola che in senso letterale significherebbe donna che fa uso delle tappine, ma in realtà

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Curiosità

Ecco dove nasce l’espressione sicula “Assittarisi ‘mpizzu”

  Assittarisi ‘mpizzu è un modo di dire siciliano che metaforicamente significa essere suscettibile. Quando una persona è particolarmente nervosa e scarica tutto il suo nervosismo verso la prima persona che le si presenta davanti è detta una che è “assittata mpizzu”. L’espressione siciliana di “Assittarisi ‘mpizzu” trova terreno fertile

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