Il 3 aprile del 1282, 29 rappresentanti delle città di Palermo e Corleone stipularono un vero e proprio rogito notarile dinnanzi il notaio Benedetto “da Palermo” nel quale, oltre agli accordi di natura militare, fu decisa l’istituzione di un vessillo unico che ricordasse quel patto di alleanza.
Nacque, così quella che ricordiamo ai giorni nostri, la bandiera (di diretta origine popolare) più antica al mondo – la Bandiera Siciliana.
La bandiera è stata issata in occasione della Rivoluzione del Vespro, da allora fu adottata da tutti i siciliani come loro simbolo di unità e libertà contro gli Angioini.
Il simbolo raffigura una figura mitologica così composta: le tre gambe rappresentano i tre promontori, punti estremi dell’isola – capo Peloro (o punta del Faro, Messina: Nord-Est), capo Passero (Siracusa: Sud), capo Lilibeo (o capo Boeo, Marsala: Ovest) – la cui disposizione, si ritrova nel termine greco triskeles, e si ricollega al significato geografico: treis (tre) e akra (promontori): da cui anche nel latino triquetra (“a tre vertici”).