Ignazio Florio e Franca Florio sono noti ai palermitani come “I regnanti senza corona”. Franca Jacona di San Giuliano e Ignazio Florio incarnavano una coppia iconica: belli, incredibilmente ricchi, eleganti e carismatici, amanti della vita mondana, erano i coniugi di una delle famiglie più facoltose d’Italia. Possedevano un terzo dell’intera flotta navale italiana e gestivano un vasto impero aziendale che spaziava dalla chimica al vino, dal turismo all’industria del tonno, mentre frequentavano le famiglie reali europee.
Il loro incontro avvenne a Villa Giulia, in una luminosa giornata d’autunno, ma il fidanzamento tra i due giovani fu lungo e ostacolato, specialmente dalla famiglia di Franca, soprattutto a causa della fama di dongiovanni del giovane Florio. Il corteggiamento di Ignazio verso Franca fu travagliato.
Franca viveva con i genitori nei primi giorni del loro corteggiamento in via Noce, in una palazzina in affitto all’angolo con il vicolo dei Crociferi, vicino all’omonimo arco. La casa, composta da diciotto stanze con un giardino circostante, vedeva l’appartamento dei genitori al piano nobile e gli alloggi della servitù del giardiniere e del cocchiere al piano terra. Oggi la palazzina non esiste più, sostituita da un moderno edificio. A poche centinaia di metri si trovava la famosa dimora dei Florio, nota come la casa all’Olivuzza.
La dimora dei Florio prendeva il nome dalla vicina piazza dove si ergeva una taverna per cacciatori gestita da una gentile signora di nome Oliva, conosciuta da tutti come Olivuzza. Il barone Pietro Jacona di San Giuliano, padre di Franca, non vedeva di buon occhio il continuo corteggiamento del rampollo dei Florio e decise di trasferire la famiglia, compresa Franca, al nord, a Livorno. Nonostante la distanza, i due giovani continuarono a incontrarsi.
La coppia riuscì comunque a celebrare il matrimonio a Livorno l’11 febbraio 1893 e nove mesi dopo, il 24 novembre, nacque la primogenita, una bella bambina chiamata Giovanna, ma nota in casa come “Giovannuzza”.
Foto; L’arco dei Crociferi sulla via Noce, nelle vicinanze c’era la casa di Franca Florio.