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Scoprire Scarlatti e il Conservatorio Musicale di Palermo

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Puntata quarta. (La mia vacanza palermitana con il mare negli occhi)

Proseguendo lungo la via Squarcialupo, si nota un edificio di epoca barocca con un portale elegante. Ruggero ci informa che questo è il Conservatorio musicale Scarlatti di Palermo.

Il Conservatorio, uno dei più antichi d’Italia, fu istituito per volere del viceré Conte De Castro tra il 1617 e il 1618 nella chiesa della Santissima Annunziata, presso la porta San Giorgio, originariamente come orfanotrofio de Li Spersi Mascoli sotto il titolo del Buon Pastore. A partire dal 1721, iniziò ad offrire corsi di musica, diventando dal 1747 l’unica disciplina insegnata.

Oggi l’istituto non solo propone i tradizionali corsi di Musica Classica, ma anche nuovi percorsi in Musica Elettronica, Musica Jazz e Musica Antica, grazie ad un ampliamento e una modernizzazione dell’offerta formativa resa possibile dalla riforma dei conservatori.

Abbiamo chiesto a Ruggero chi fosse Scarlatti. Alessandro Scarlatti, a cui è stato recentemente dedicato il conservatorio musicale di Palermo (prima dell’agosto 2018 intitolato a Vincenzo Bellini, compositore siciliano di Catania), è stato un grande compositore nato a Palermo, considerato uno dei massimi esponenti della storia del melodramma e della musica vocale in generale.

Scarlatti nacque il 2 maggio 1660 a Palermo e ricevette la sua prima formazione musicale in famiglia, dato che suo padre era musicista. Si trasferì a Roma per studiare e visse e lavorò nella capitale almeno fino al 1683, svolgendo il ruolo di maestro di cappella in diverse istituzioni religiose e beneficiando della protezione di vari mecenati. La sua vita fu caratterizzata da frequenti spostamenti tra Roma e Napoli.

È particolarmente noto per le sue opere, che rappresentano il culmine della tradizione drammatica italiana iniziata da Monteverdi all’inizio del XVII secolo e continuata da compositori come Cesti, Cavalli, Carissimi, Legrenzi e Stradella. Scarlatti contribuì significativamente alla definizione della forma dell’aria con da capo, ampiamente imitata in tutta Europa. Fu anche l’inventore dell’ouverture italiana in tre movimenti, che ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo della sinfonia, della sonata a quattro parti (antesignana del moderno quartetto d’archi) e della tecnica dello sviluppo motivico.

Morì a Napoli il 22 ottobre 1725 e fu sepolto nella cappella di Santa Cecilia in Santa Maria di Montesanto. La sua lapide lo ricorda come “musices instaurator maximus” e “optimatibus regibusque apprime carus”.

Foto ; Conservatorio Scarlatti di Palermo.

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