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Kalsa e Santa Maria dello Spasimo: Il fascino delle rovine

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Puntata diciassettesima. La mia vacanza palermitana con il mare negli occhi

Il carro di Santa Rosalia staziona davanti un’antica Porta denominata “Dei greci”, Porta dei Greci è una delle porte monumentali di Palermo, che consentivano l’accesso alla città fortificata. Il suo nome ricorda la presenza di mercanti greci che un tempo abitavano la piazza antistante. Originariamente costruita nel XIV secolo, la porta fu riedificata nel 1553. La struttura presenta un imponente arco a tutto sesto, impreziosito dal bugnato, che crea un suggestivo gioco di chiaroscuro in uno stile vivacemente manieristico. Il nostro amico ci fa notare un dettaglio particolare: la feritoia, da cui si calava la saracinesca, utilizzata per la difesa contro eventuali attacchi nemici.

Mentre attraversiamo la Porta dei Greci, Ruggero ci accoglie con un sorriso e un gesto di riverenza: “Benvenuti alla Kalsa”. Questo antico quartiere di Palermo è un mosaico unico, in cui storia e cultura si intrecciano a ogni angolo. Nato durante la dominazione islamica, la Kalsa conserva ancora oggi tracce di quel passato, mescolandole con la raffinatezza delle dimore nobiliari costruite successivamente. Le sue strade raccontano secoli di storia: dalla gloria delle corti arabe, alle trasformazioni urbane che hanno plasmato la città, fino alla vitalità contemporanea che anima i suoi vicoli. È un luogo in cui si fondono bellezza, mistero e tradizione, perfetto per chi desidera immergersi nell’anima più autentica di Palermo.

Come avete visto, questo quartiere sorge a un soffio dal mare ed è racchiuso, a grandi linee, nel quadrilatero formato da Via Maqueda, Via Vittorio Emanuele e Via Lincoln.

Poco distante, si trova la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, che vi consiglio di visitare se tornate a Palermo. Non aspettatevi affreschi, stucchi o dipinti: ciò che rimane sono solo le mura in rovina. La chiesa fu costruita nel 1531 e l’interno, a pianta unica, è composto da una sola navata con cinque cappelle per lato.

Il Complesso Monumentale di Santa Maria dello Spasimo è famoso per la sua navata centrale a cielo aperto. In origine, la chiesa ospitava opere d’arte di grande valore, tra cui il dipinto “Andata al Calvario”, noto anche come “Lo Spasimo di Sicilia”. Questo capolavoro, realizzato dall’illustre pittore rinascimentale Raffaello proprio per la chiesa palermitana, si trova oggi al Museo del Prado di Madrid.

puntata sedicesima

Dal Monte Pellegrino al Foro Italico: Il simbolismo del Carro di Santa Rosalia

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