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Zita, Azzizzare, Zisa: Tracce di un lessico d’amore arabo-siciliano. Quando una parola racconta l’amore e la bellezza

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La parola “zita” ha un’etimologia interessante che risale all’arabo “Azīz”, che significa “caro, amato, prezioso”. Questo termine ha una vasta sfera semantica e può essere tradotto anche con “raro, splendido, eccellente, incomparabile, eminente, superiore, potente, glorioso”. Da qui derivano concetti come “zita”, che indica la fidanzata o l’amata, esprimendo quindi un senso di affetto e valore speciale.

Inoltre, il verbo “azzizzare”, che significa “abbellire”, ha radici simili, derivando dalla stessa radice araba “Azīz”, ma con il significato di rendere qualcosa bello o adornare.

Un esempio significativo di come questa radice si è diffusa nella cultura è il palazzo della Zisa, il cui nome deriva dall’arabo al-ʿAzīza, che significa “la splendida”. Questo dimostra come il concetto di bellezza e valore sia intrinsecamente legato alla radice etimologica araba di “zita”.

Questa connessione etimologica tra “zita”, “azzizzare” e “Zisa” evidenzia come le parole possano trasportare significati profondi e storici attraverso le lingue e le culture.

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