Vicolo della Pila: dalla via Cappuccinelle alla via Filippone.
A Palermo esistono numerosi toponimi collegati all’acqua, tra cui via Papireto (detto fiume d’Occidente o torrente Danisinni, sulle cui sponde cresceva una rigogliosa vegetazione di papiri), via Danisinni (il cui nome indica una delle sorgenti del fiume omonimo che sgorgava dalla grotta Ayu’abi Sa’Idn, la fonte di Abu Said, che poi divenne Ayn Sindi, alterato in Danisinni), il rione della Guilla (dall’arabo wid, wadi, cioè fiume, poi guidda e infine Guilla), le piazze Garraffo e Garraffello (dall’arabo garaf, cioè “acqua raccolta”, ma anche “vaso” o “orcio” o anche “noria”, cioè macchina agricola per il sollevamento dell’acqua). Altri toponimi richiamano pozzi, fontane, giarre (giarra è un nome arabo, conservato identico nella variante siciliana di giara, recipiente di terracotta con una o due anse per la conservazione di acqua, vino, olio o altri liquidi), vasche per la conservazione dell’acqua e recipienti per lavare la biancheria, come il cortile Conca, il vicolo dei Pilicelli e il vicolo della Pila. Questo sostantivo può indicare anche l’acquasantiera: in spagnolo, “nombre de pila” indica il nome di battesimo, facendo riferimento al fonte battesimale, generalmente in marmo o pietra, sostenuto da un piedistallo.
Il vicolo della pila fa parte della I Circoscrizione e si trova nel quartiere del Mercato Capo.
Il codice di avviamento postale di la strada Vicolo Della Pila a la città di Palermo è: 90138
(LuiVis carpeviam)