Abbandonare i rifiuti per strada in modo selvaggio per i “palermitani” è uno sport antichissimo. Già nel 1760 la città era in piena emergenza al punto che sul muro laterale della Chiesa di San Francesco Saverio all’Albergheria venne affissa una lapide per intimare i praticanti di tale sport a non cimentarsi nel lancio e nell’abbandono dei rifiuti. La lapide voluta dal deputato Marchese Mortillaro Arena, indica le pene a chi sporca e getta immondizia nei pressi della chiesa. Si rischiano multe di 5 onze da dividersi tra il “rivelante”, cioè chi fa la spia (una sorta di taglia) e la deputazione delle strade, fino a giungere alla pena di un anno di carcere se chi sporca è “inabile”.
Se questa ammenda fosse adeguata ai nostri giorni per il Comune di Palermo e per tutti i cittadini perbene non ci sarebbe traccia di crisi economica.
