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Un muro, un romanzo

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L’area verde di Piazza delle Stigmate, dal 17 ottobre 2015 è dedicata al Generale dei Carabinieri Ignazio Milillo. L’ufficiale fu tra i protagonisti delle indagini che nel 1964 portarono alla cattura del boss corleonese Luciano Liggio.
Il Comune di Palermo che ha curato l’area verde antistante la Caserma “G. Carini” sede del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo ha collocato un ceppo commemorativo dedicato Ignazio Milillo (Sambuca di Sicilia, 1º gennaio 1914 – Palermo, 27 gennaio 2004) è stato un generale italiano.
Nella villetta c’è una fontana con vasca circolare con disappunto notiamo che è vuota.
In questa piazza come in un romanzo rileggiamo gli ultimi sessanta anni di mafia con scenario la città di Palermo.
Si tratta del Muro della Legalità più lungo d’Italia, Ruggero ci racconta che questo murales è stato completato nell’estate del 2022 prima c’era solo uno squallido muro di cinta grazie alla sponsorizazione di alcune imprese locali, 13 ritrattisti hanno realizzato 26 personaggi che si stagliano sul muro lungo 65 metri e altro circa 2 metri. Si tratta di vittime della mafia: da Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e le loro scorte, a Carlo Alberto dalla Chiesa, Peppino Impastato e Pippo Fava.
Si è voluto raccontare questi tenebrosi eventi con disegni e colori vivaci per dare un senso di rinascita palermitana grazie al sacrificio e alle gesta di questi eroi raffigurati.
Scorriamo i volti di Carlo Alberto dalla Chiesa – Emanuela Setti Carraro – Giuseppe Russo – Mario D’aleo – Boris Giuliano – Giuseppe Bommarito – Giovanni Falcone – Francesca Morvillo – Paolo Borsellino – Pietro Morici – Rocco Chinnici – Vito Schifani – Rocco Di Cillo – Antonio Montinaro – Giuseppe Russo- Filippo Costa- Emanuela Loi – Claudio Traina- Walter Eddie Cosima – Agostino catalano- e Vincenzo Li Muli. Ci sono anche i giornalisti Peppino Impastato e Pippo Fava che hanno pagato con la loro vita il coraggio di denunciare i crimini di mafia .
Nel murales sono raffigurati anche tre acculturati siciliani gli scrittori Camilleri, Leonardo Sciascia, che con la loro penna hanno raccontato di come e perchè “la mafia è una montagna di merda” e Letizia Battaglia foto reporter che con la sua macchina fotografica ha ha documentato mezzo secolo di delitti di mafia.
Al­l’al­tez­za del ci­vi­co n. 1 di Via San Gre­go­rio, Ruggero mostrandoci un’altro murales ci dice che quella rappresentata è santa Rosalia , la Santa Patrona di Palermo, è sta­to vo­lu­to dal­lo “zio Nenè Fri­ca­no”, un abi­tan­te del­la zona; si tratta a tutti gli rffetti di una e­di­co­la vo­ti­va perchè è sta­ta of­fi­cia­ta e be­ne­det­ta da Don Pino Pomi e da una de­le­ga­zio­ne del­la vi­ci­na Con­fra­ter­ni­ta “San­ta Ro­sa­lia del Capo”.
Ai “due 13” ovvero i numeri civici di via San Gregorio e piazza San Gregorio, è legata la storia del grande comico palermitano Ciccio Ingrassia, che con Franco Franchi ha dato vita alla più grande coppia di comici del cinema italiano.
Al numero 13 di via San Gregorio in un monovano abitava con i genitori e i fratelli, per un totale di 7 persone, Ciccio Ingrassia.
Invece al civico 13 di piazza San Gregorio c’era la fabbrica di scarpe su misura, dove l’attore palermitano , prima di raggiungere il successo nazionale lavorava come “intagliatore di suole”.
Ciccio Ingrassia, all’anagrafe Francesco Ingrassia nacque a Palermo in una di queste casupole il 5 ottobre 1922, e nella stessa casa ha vissuto la sua giovinezza, nella casa di via San Gregorio c’è una targa che ricorda l’illustre vicino.
e pochi metri più avanti in occasione del centenario della nascita è stato realizzato un murales.
Insieme a Franco Franchi ha formato una coppia di comici entrata nella storia della cinematografia italiana come Franco e Ciccio.
Andrea racconta di quando era bambino e che con suo nonno ha visto tantissimi films di Franco e Ciccio. Luisella ridendo dice miiii ma sei vecchio, mentre Alessandro rincarando la dose dice: Andrea quando è nato aveva già sessantaquattro anni.

Brano tratto da: Passeggiata palermitana con Ruggero.

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Salvino Arena

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