La Strada Statale 113: Un Racconto di Storia, Cultura e Paesaggi Siciliani
Immaginate di percorrere una strada che non è solo un’arteria di collegamento, ma anche un viaggio nel tempo e nello spazio: questa è la Strada Statale 113, conosciuta anche come la “Strada Settentrionale Sicula”. Al chilometro 169, nei pressi di Pollina, una pietra miliare accoglie i viaggiatori, segnalando l’ingresso nella Città Metropolitana di Palermo. È un simbolo, un piccolo segnale che racchiude storie di tempi antichi e moderni, testimoniando un passato che risale fino al 1928, anno in cui questa strada venne istituita. Da allora, la SS 113 collega Messina a Trapani, snodandosi per 377 chilometri attraverso alcune delle località più affascinanti della Sicilia, come Patti, Cefalù, Termini Imerese, Palermo e Alcamo.
Le Pietre Miliari: Frammenti di un’Epoca Lontana
Lungo il percorso, le pietre miliari attirano l’attenzione come sentinelle immobili della storia. Derivate dall’epoca romana, queste colonne incise venivano collocate ai margini delle strade per indicare le distanze. Di forma variabile, talvolta slanciate e appuntite, altre volte squadrate, potevano raggiungere dimensioni imponenti: fino a 2,50 metri di altezza e 2 metri di circonferenza. Realizzate in materiali come calcare, trachite o persino marmo pregiato, erano molto più che semplici indicatori stradali.
Nel linguaggio moderno, “pietra miliare” è divenuto sinonimo di un momento fondamentale, un evento che segna un passaggio cruciale in un processo storico o personale. Questi cippi lungo la SS 113 ci ricordano quanto il passato sia radicato nella nostra quotidianità.
Un Percorso Tra Natura e Cultura
La Strada Statale 113 si sviluppa all’interno della Città Metropolitana di Palermo, attraversando territori che racchiudono secoli di storia e paesaggi mozzafiato. Da Pollina, si snoda verso Cefalù, una perla storica della costa tirrenica, passando poi attraverso la stretta pianura costiera e il fiume Imera Settentrionale. Lungo il tragitto, si incrocia con la Strada Statale 120, nota come la strada dell’Etna e delle Madonie.
A Termini Imerese, crocevia di grande importanza, la SS 113 si ramifica in ulteriori percorsi, come la Strada Statale 285 verso Caccamo, creando collegamenti vitali tra il cuore della Sicilia e i principali centri abitati.
Da Termini, la strada prosegue costeggiando un litorale densamente urbanizzato. Passa per paesi pittoreschi come Trabia, Altavilla Milicia, Casteldaccia, Santa Flavia e Bagheria, fino ad arrivare alla periferia di Palermo, dove il tracciato storico si inoltra nei quartieri urbani. Superato il chilometro 252, la gestione passa al livello comunale e la strada diventa via Messina Marine, attraversando la città in un connubio di antico e moderno.
Oltre Palermo, la SS 113 si dirige verso Sferracavallo, per poi continuare lungo comuni dell’area metropolitana come Isola delle Femmine, Capaci, Carini, Cinisi e Terrasini, prima di deviare verso l’entroterra per raggiungere Partinico.
Non Solo la SS 113
Nel cuore della Città Metropolitana di Palermo, altre strade statali contribuiscono a tessere una rete di collegamenti essenziali. Tra queste, la Strada Statale 186 collega Partinico a Monreale, raggiungendo infine Palermo e arricchendo ulteriormente il mosaico di percorsi che uniscono questa terra unica.
Percorrere la Strada Statale 113 non significa solo spostarsi da un luogo all’altro: è un cammino attraverso la bellezza e la memoria, tra il fragore del mare e il silenzio delle colline siciliane. Un itinerario che non smette mai di raccontare nuove storie.
Foto: La pietra miliare posta al Km 278 siamo a Capaci