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Storia e leggende delle mitiche “Stigghiole”

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Le Stigghiole sono le budella dell’agnello o del capretto, attorcigliate ad una cipolla scalogno e cucinate in strada.  La sua preparazione popolare è molto diffusa nel palermitano, ed è facile trovarle nelle bancarelle munite di braciere, che attirano gli avventori grazie ad un fumo denso bianco e profumatosi . Le stigghiole vengono lavate accuratamente  facendo bene attenzione a pulirle all’interno. Dopo averle asciugate, prendete una cipolla scalogno e arrotolatela alle budella del capretto o dell’agnello. Dopo averle arrostite sulla brace servitele caldissime. spruzzando sopra dopo averle tagliuzzate del limone e spolveratele con un poco do sale.

Chi esercita la professione è detto stigghiolaro.

l termine stigghiola deriva da “extilia“, che in latino significa “intestino” o “budella”. In particolare si ricollega al diminuitivo “extiliola”, utilizzato dai palermitani come un vezzeggiativo

La preparazione di questa tipica pietanza palermitana deriva dall’antica usanza di offrire agli dei le interiora degli animali: agli dei il profumo ….ai sacerdoti le stigghiole alla brace!

Chiediamo a chi ha assaggiato questo tipico piatto palermitano dove ha mangiato le migliori “stigghiole”

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Salvino Arena

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