A Palermo, nel cuore del movimento Liberty, il mobilificio Ducrot occupava una posizione centrale. Situato in Via Rosolino Pilo al numero 67, il Palazzo Pajno ospitava le eleganti esposizioni di mobili d’arredamento Liberty della ditta Ducrot. I suoi stabilimenti, tra Via Cerda e Via Rosolino Pilo, erano il cuore pulsante della produzione artigianale e industriale.
Fondata nel 1899, l’impresa Ducrot divenne celebre grazie alla collaborazione con il rinomato architetto Ernesto Basile, figura di spicco del Liberty palermitano ed europeo. Ducrot non solo sviluppò un’azienda all’avanguardia per l’epoca, ma contribuì significativamente alla diffusione internazionale dello stile modernista.
Sotto la guida di Vittorio Ducrot, l’azienda crebbe fino a essere quotata in borsa nel 1930, ma subì un declino a partire dal 1939, cessando definitivamente nel 1968 con la chiusura dell’ultimo negozio in Via Rosolino Pilo 67. Successivamente, la fabbrica fu acquisita dalla ditta genovese De Bonis, gestita da Albanese, che durante la guerra trasferì le operazioni a Carini sotto la direzione di Ignazio Orlando.
Vittorio Ducrot, figura elegante e cosmopolita nata a Palermo nel 1867, è stato non solo un imprenditore ma anche un mecenate e collezionista di rilievo. Il suo Studio Ducrot non era solo un atelier artigianale, ma uno dei pionieri europei nella produzione industriale di arredi di alto livello, grazie anche alla collaborazione con Basile e altri artisti del tempo.
Oggi, i Cantieri Culturali della Zisa ospitano eventi espositivi e culturali, occupando l’area storica delle ex Officine Ducrot. Costruiti tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, questi cantieri furono un tempo il fulcro della produzione artistica e industriale del mobilificio, dando vita a opere in legno e metallo che definirono lo stile Liberty palermitano.
Foto: In via Rosolino Pilo al numero 67 c’è il palazzo Pajno qui fino al 1968 c’erano i locali espositivi del mobilificio Ducrot.