Nella suggestiva foto di Alessandro Volpes, vincitore del Concorso Fotografico 2017, la Piazza della Cattedrale di Palermo si svela in tutta la sua maestosità, con il fulcro posto sulla ristrutturazione avvenuta nel XV secolo per opera dell’Arcivescovo Simone di Bologna. In seguito, il piano della cattedrale fu cinto da una balaustrata, ornato con statue e al centro fu eretto il simulacro marmoreo di Santa Rosalia.
Il 1575 segna un importante capitolo nella storia architettonica della piazza, con l’installazione della balaustrata progettata dalla bottega di V. Gagini, sebbene l’opera pervenutaci risalga al 1761. La statua di Santa Rosalia che trionfa sulla peste, con una figura femminile simbolica sotto i suoi piedi, fu plasmata da V. Vitaliano nel 1744. Originariamente, al centro della piazza si ergeva la fontana dei tre vecchioni.
Nel 1801, a seguito dello smantellamento della Tribuna del Gagini all’interno della Cattedrale, alcune delle sue statue furono trasferite nella merlatura esterna su basamenti appositamente predisposti. A partire dal 2016, il piano della cattedrale ospita alcune opere realizzate in occasione della “Biennale Internazionale di Arte Sacra” del medesimo anno.
La vegetazione circostante è caratterizzata da aranceti e palme, conferendo alla Cattedrale di Palermo, con la sua piazza, un’atmosfera ricca di storia e arte. Le opere scultoree e architettoniche si integrano armoniosamente nel contesto cittadino, offrendo uno spettacolo visivo unico.
Nel portico Sud della Cattedrale di Palermo persiste un affascinante dettaglio: una colonna che reca incisa un’antica scritta in arabo, precisamente il versetto 54 della sura 7, conosciuta come “del Limbo”. Questo versetto, che celebra la creazione del giorno, della notte, del sole, della luna e delle stelle sottomesse al divino comando, offre un’affascinante finestra sulla ricca storia multiculturale di questo luogo straordinario.