La Sicilia è stato un crocevia di popoli e linguaggi, tradizioni e usanze, tracce indelebili che si riscontrano ancora oggi nella ricca tavola siciliana tra i primi troviamo la pasta:
La pasta preparata “in tutte le salse” e pur mantenendo alcune volte lo stesso nome la Sicilia annovera una serie di specialità diverse fra loro che variano da città a città.
La pasta con il brodo del pesce a Palermo è detta alla ghiotta o alla matalotta* (da non confondere con le versioni messinesi per la ghiotta e quella siracusana per la matalotta), e rappresenta un primo piatto succulento, tipico della tradizione siciliana, si prepara con dei pesci che si prestano per il brodo, il tutto condito con pomodori pelati, pomodori ciliegino. Anche se il nome del piatto vi può trarre in inganno, nonostante si prepari con il brodo (e la polpa) dei pesci, la pasta è di tipo asciutta.
I pesci che si preparano “alla ghiotta”, sono: gli scorfani, il grongo, la murena, la rana pescatrice, il fagiano o la gallinella e il palombo.
Dopo aver sviscerato il pesce e fatto a tocchetti iniziare a soffriggere tanta cipolla tagliata a julienne tanto quanto a coprire il fondo del tegame dopo averla soffritta con un poco di olio d’oliva aggiungere 4- 5 pomodori tagliuzzati (in alternativa usare una latta di pomodori pelati), aggiungere il pesce a tocchetti, salare , pepare, a metà cottura aggiungere abbondante prezzemolo fresco e continuare la cottura a fiamma moderata per altri 5-8 minuti aggiungendo un poco di acqua.
Con il sughetto si possono preparare degli spaghetti o pennette.
dosi: 1 Kg di pesce, 2 cipolle dorate, 4 – 5 pomodori, 1 mazzo di prezzemolo, olio, sale e pepe quanto basta.
*Nel siciliano questa preparazione è denominata matalotta, termine che deriva dal francese matelote che significa pesce cotto in umido nel vino.
buon appetito.