Nella zona di congiunzione dei rioni Kalsa e Magione un tempo chiamata “La Fieravecchia” troviamo la via Schiavuzzo, una strada che va da via Castrofilippo a Piazza Rivoluzione.
La toponomastica prende il nome del palazzo del notaio Giacomo Scavuzzo, costruito intorno al 1562 e poi divenuto proprietà dei duchi di Gela, i Naselli e della famiglia Trigona.
Il cognome Scavuzzo si è trasformato, nel corso dei secoli, in Schiavuzzo.
Di fronte all’adiacente cortile Schiavuzzo c’è l’ex monastero monastero della Concezione anche questo detto dello Schiavuzzo, che dal 1866 fu utilizzato come scuola elementare comunale e poi divenne sede della Scuola d’Arte e poi della scuola tecnica “Scinà”, oggi trasformato in accogliente residenza universitaria.
Nella via Schiavuzzo, all’angolo con piazza Rivoluzione, già piazza Fieravecchia, dove un tempo si teneva il mercato affissa alla parete del Palazzo Schiavuzzo c’è una targa marmorea di ragguaglio tra le antiche misure e il sistema metrico decimale.
Fu nel 1862 a seguito dell’entrata in vigore, del Sistema Metrico Decimale, che il Governo, pensò bene di far collocare nei mercati e nelle principali piazze delle città di tutta l’Isola, delle targhe di marmo dove era riportato il ragguaglio delle antiche misure con il sistema metrico decimale.
Quella affissa a Palermo porta la data 28 aprile 1862.
All’epoca le unità di misura non erano unificate, e potevano variare da luogo a luogo pur conservando lo stesso nome. Di seguito si segnalano le principali misure utilizzate nel Regno delle Due Sicilie, nel Periodo Borbonico.
La Canna quadrata, pari a circa m² 4,26333, ovvero 8² = 64 Palmi quadrati, è detta Quartiglio (Quartigghiu) ed è la misura di terreno minima, pari a meno di 1/23 di centiara.
Da questa poi si sale per multipli di 4.
4 Quartigli fanno un Carrozzo (Garrozzu), pari a circa m² 17,05331, pari a poco più di 1/6 di Centiara.
4 Carrozza fanno un Coppo (Coppu), pari a circa m² 68,21322, pari a poco più di mezza centiara.
4 Coppa fanno un Mondello (Munnìu), pari a circa m² 272,85289, pari cioè a 2 centiare e 72 centesimi circa ovvero ancora circa ¼ di ara.
4 Mondella fanno un Tumulo (Tùmminu) pari a circa m² 1091,41155, pari cioè a poco più di un’ara. Da notare che come il Quartiglio è pari ad una Canna quadrata, così il Tumulo è pari ad una Corda quadrata.
16 Tumuli, infine, fanno una Salma (Sarma) pari a m² 17.462,584768, ovvero a un po’ meno di 1,75 ettari, ovvero 46 = 4096 Quartigli, che è la misura più grande in assoluto per la misura dei terreni.
Da notare che “l’anello mancante” tra il Tumulo e la Salma (la quale si moltiplica per 16, cioè per 4 e poi ancora per 4) sarebbe pari a 4 Tumuli o a ¼ di Salma ed è straordinariamente vicino all’Acro anglosassone (0,43 ha contro 0,40) a riprova della stretta parentela tra i due sistemi di misurazione.
Il Miglio Quadrato, usato solo per le misure geografiche, sarà pari a 45² = 2025 Tumuli = 126,5625 Salme, ovvero ancora a km² 2,21011.
La Sicilia ha un’estensione di Miglia sicule quadrate 11.632.
Miglio: misura itineraria equivalente a ca. 1480 m;