La facoltà di Giurisprudenza di Palermo, ha la sede nell’ex convento di di San Giuseppe dei Teatini, un gioiello del barocco palermitano.
La maestosa struttura, prima che ospitasse la Facoltà era la dimora dei frati Teatini che la abitarono per due secoli fino a quando presero alloggio nel convento della Catena sul Cassaro, quest’ultimo oggi divenuto prestigiosa sede dell’Archivio storico di Stato.
Un ampio chiostro con un susseguirsi di colonne doriche con archi a tutto sesto con volte a crociera rende elegante tutto il complesso.
L’edificio per oltre un secolo ha avuto un continuo susseguirsi di ristrutturazioni iniziate nel 1824 e completate nel 1934. Dagli anni ’50 rettorato e diverse facoltà si trasferirono e il palazzo restò solo sede della facoltà di Giurisprudenza e scienze politiche. Nel 1997, furono effettuati i lavori di restauro del prospetto centrale dell’Università.
Di particolare interesse troviamo la Cappella Universitaria.
La Cappella Universitaria è allocata nell’Oratorio e dei falegnami, la Cappella detta dei Falegnami è un tripudio di stucchi, putti e festoni. La decorazione delle pareti fu affidata a Giuseppe Serpotta, fratello del più noto Giacomo, che vi lavorò nel 1701, forse in collaborazione con il nipote Procopio.
Nel marzo del 1992 durante i lavori di restauro della cappella alcuni operai che stavano ripavimentando i locali dell’antioratorio, scoprirono sotto il vecchio ammattonato una botola di forma quadrata che una volta aperta mise alla luce una grande caverna sottostante. Le immediate indagini portarono a scoprire un grande antro composto da un unico ambiente ipogeico artificiale, scavato allo stato grezzo nella roccia calcarenitica e coperto da una volta con conci ammorsati in un perfetto arco ribassato.
Il grande vano scoperto, dalle successive misurazioni, risultò essere perfettamente corrispondente alla forma rettangolare della navata dell’oratorio le cui dimensioni risultano essere, per quanto riguarda la lunghezza di mt. 20,50 (corrispondenti a 10 canne palermitane, unità di misura vigente nel capoluogo fino a fine Settecento) mentre per quanto riguarda la larghezza di mt. 6,00. Incerta risulta essere la funzione dell’ipogeo , pensato presumibilmente per essere utilizzato quale cripta ma , per motivi a noi sconosciuti, mai completato.
La Facoltà di Giurisprudenza si trova in via Maqueda, 172, alla Cappella si accede da via Alessi o dall’ampio cortile universitario oggi dedicato ai giudici Falcone e Borsellino.
l’Università a Palermo fu fondata nel 1779, nata come Accademia originariamente si trovava lungo il Cassaro, nel Collegio Massimo dei Gesuiti. In questa accademia si potevano conferire lauree in filosofia e teologia, andando a sostituire il diritto di conferimento che nel 1637 Filippo IV aveva concesso ai Gesuiti.
Fu nel 1805 che l’Accademia dovette lasciare la sede del Cassaro per trasferirsi nel nuovo istituto. Simultaneamente, secondo quanto previsto dal dispaccio reale del 3 settembre 1805, all’Accademia veniva concesso l’innalzamento al rango di Università.
Quella Palermitana è la seconda Università siciliana, dato che la prima era stata fondata a Catania nel 1444 e l’Università di Messina, fondata nel 1569, era stata soppressa dagli spagnoli nel 1679.
Sono stati studenti della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo Pietro Scaglione (1906-1971), Gaetano Costa (1916-1980), Antonino Saetta (1922-1988), Rocco Chinnici (1925-1983), Giovanni Falcone (1939-1992), Paolo Borsellino (1940-1992), Francesca Morvillo (1945-1992), Giuseppe Montana (1951-1985), Antonino Cassarà (1947-1985), Rosario Livatino (1952-1990).
Una menzione a parte merita un altro studente della facoltà: Santi Romano palermitano , nacque a Palermo il 31 gennaio 1875. Qui nel 1896 si laureò in giurisprudenza, relatore Vittorio Emanuele Orlando. In via Maqueda sul marciapiede che collega la strada con piazza Bellini, precisamente nel Largo Cavalieri del Santo Sepolcro c’è un leggio commemorativo che ricorda la pubblicazione dell’importantissimo libro ” L’ordinamento giuridico” il suo autore Santi Romano.
In questa Università ha insegnato Diritto Parlamentare il Capo dello Stato Sergio Mattarella