A Livorno c’è una monumentale opera dedicata a Luigi Orlando e si trova a nell’ omonima piazza. Una scultura in bronzo realizzata nel 1898 dallo scultore Lio Gangeri allora direttore dell’ Accademia di Belle Arti di Carrara poggia su un basamento in granito e precede l’ingresso monumentale a quello che fu il Cantiere navale Orlando.
Il monumento fu realizzato dietro iniziativa di un gruppo di cittadini e di molti operai del cantiere .
Il cantiere navale Fratelli Orlando è stato uno storico cantiere di Livorno, fondato nel XIX secolo e acquistato, a seguito di una crisi finanziaria, dalla società Azimut-Benetti.
La concessione del cantiere fu, nel 1866, affidata alla famiglia Orlando, che in breve ne fece un cantiere moderno ed al passo con le altre nazioni europee, grazie alla costruzione di importanti corazzate militari. Il cantiere navale Fratelli Orlando venne fondato come società in nome collettivo. Gli Orlando erano quattro fratelli (Luigi, Salvatore, Paolo e Giuseppe) originari della Sicilia, già proprietari di una officina meccanica in Palermo; inoltre Luigi, prima di rilevare la fabbrica livornese, era stato direttore dell’arsenale di Genova, divenuto in seguito il cantiere Odero.
Chi erano i fratelli Orlando ce lo ha raccontato in un post nel proprio profilo facebook la scrittrice Giusy Lombardo.
Luigi, Salvatore, Giuseppe e Francesco Paolo – nati fra il 1814 e il 1824 – erano figli di Giuseppe Orlando Colosa, un siracusano trasferitosi a Palermo all’inizio dell’Ottocento dove aprì una piccola officina meccanica con fonderia. Luigi prese il posto del capofamiglia alla morte del padre laureandosi in Ingegneria e portando avanti l’attività con l’introduzione dei motori a vapore nei mulini. Attività che si estese in tutta Italia, fino a Genova con l’acquisto di un’altra officina con fonderia in bronzo e ghisa che produceva anche ferri da stiro, letti in ottone, tubi, torchi e macchinari fino a divenire un vero e proprio cantiere, al quale l’armatore Rubattino commissionò la riparazione dei suoi piroscafi e finanche Cavour la costruzione di motori per navi da guerra. Il primo vapore italiano in ferro “Sicilia” del 1858 fu una loro opera. Nel 1865 acquistarono il cantiere di San Rocco a Livorno in cui fu costruito il piroscafo Lepanto e la prima torpediniera interamente italiana. Il cantiere livornese prese il nome di Cantiere Orlando, divenendo famoso in tutto il mondo. Ma non furono soltanto dei grandi ed apprezzati industriali: nel 1848 i quattro fratelli si erano riuniti a Palermo come sostenitori della rivoluzione siciliana. La loro palazzina di corso Calatafimi fu donata dai loro eredi all’ITI Vittorio Emanuele III che vi ebbe sede fino agli anni Settanta. Adesso l’edificio attende ancora di essere salvato e la targa parzialmente nascosta dagli alberi e dalle impalcature racconta il ricordo di questi 4 fratelli che tanto contribuirono alla storia di Palermo. A loro, di fronte la Cala, è stata dedicata una strada. Ma a Livorno 2 lapidi ed una statua eretta in onore di Luigi.
Foto: Luigi Orlando nell’omonima piazza di Livorno.