La realizzazione del Carro Trionfale di Santa Rosalia per l’edizione 395 ha avuta luogo nell’anno 2019, è stata affidata allo scenografo Fabrizio Lupo. Il Carro è stato realizzato all’interno della Casa di Reclusione Ucciardone è stato un gioco di squadra, hanno collaborato con le maestranze della VM Agency Group, i detenuti e gli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Palermo, coordinati della tutor Alessia D’Amico. Il tema del Carro e del Festino del 2019 è “L’inquietudine”.
Il Carro è rappresentato con due solidi tronco-conici contrapposti, l’inferiore con il suo ideale vertice sottoterra e il superiore che converge idealmente proprio al cuore della statua della Santuzza. Questa forma coincide con la forma propria dello sgabello borbonico.
Il Carro Trionfale mostra la storia del ritrovamento delle ossa raffigurato in quattro quadri che ricordano le decorazioni del “carretto siciliano”, le quattro ruote sono invece tipiche dello “strascino”, il vecchio carro dei trasporti più ingombranti. Il vertice è la Statua Santa, posta entro un tempietto fiorito, ritratta nella posa in fuga dalla vita mondana, ancora vestita con le vesti di corte, ma strappate dall’anelito del romitaggio, inquieta ma decisa».
L’edizione del 2020 a causa la pandemia Covid non ha avuto luogo ma il carro realizzato in occasione dell’evento del 2019 è stato esposto permanentemente fino al giugno 2021 nella Piazza Bellini.
Dopo lavori di restauro grazie a 35 ragazzi che hanno lavorato nel cantiere a cielo aperto, sotto la guida dello scenografo Fabrizio Lupo il Carro è stato riutilizzato anche per l’edizione 2021. Per evitare assembramenti e il riaccendere di focolari Covid si è preferito non fare nessun genere di corteo lasciando il Carro a stazionare ai “4 Canti”.
Dopo due anni di non Festino in pubblico dovuto alla pandemia.
Il Festino in onore della Santuzza rivive tra la gente e il Carro dell’edizione 2022
viene proposto come un’opera tra passato e futuro, il rappresentante della maestranze Fabrizio Lupo. nel riproporre lo stesso carro delle edizioni precedente con nuovi piccoli accorgimenti racconte che “Il germe di questo carro nasce dall’inquietudine, come successo nel 2019. Questo carro ha l’immagine di San Benedetto di Moro che indica il santuario. E’ un carro palcoscenico. Racconta la storia di Santa Rosalia. Il carro si ispira all’arte musiva. Il carro presenta ritratte alcune note di uno spartito musicale. Le note stampate sul carro sono tratte da “Peregrina sugnu”, canto scritto da Maiorana per il Festino”.
Foto Rosy Mancuso.