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Emilio Costanzo e il Destino Riciclato, sculture di carta: La rivincita dei Gratta e Vinci

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Se il tuo Gratta e Vinci non ha sortito la fortuna sperata, non disperare: il signor Emilio Costanzo potrebbe dargli una nuova vita trasformandolo in una vera e propria opera d’arte.

Ex fruttivendolo di Bagheria, ora in pensione, il signor Emilio ha trovato un modo unico e creativo per riciclare i biglietti perdenti, dando vita a straordinarie sculture. Ogni sua creazione è un’opera d’arte vincente, realizzata grazie a un attento processo di raccolta e selezione dei Gratta e Vinci non vincenti, che vengono ordinati per colore, piegati e incastrati senza l’uso di colla. La sua tecnica richiama l’arte dell’origami, ma applicata su larga scala.

Tra le sue opere più imponenti, spicca la riproduzione della Fontana di Gaudì di Barcellona e del Tempio di Segesta. Per quest’ultimo, il signor Emilio ha utilizzato ben 70.000 biglietti, raccolti nei bar e tabaccherie di Bagheria. La realizzazione ha richiesto 14 mesi di lavoro meticoloso. Il Tempio di Segesta si candida ad entrare nel Guinness dei Primati come la più grande opera d’arte mai realizzata con Gratta e Vinci.

Non meno straordinaria è la minuscola ape che completa l’alveare, un dettaglio che testimonia la precisione e l’abilità di Emilio Costanzo. Di particolare bellezza è anche l’opera intitolata “Il Fondale Marino”, dove spicca una gigantesca manta, un capolavoro di colori e forme.

Splendido è anche il ritratto all’apparenza tridimensionale del Frate Laico Biagio Conte, realizzato con i gratta e vinci, che stupisce per i suoi effetti visivi

Nel 2023, il signor Costanzo ha inaugurato una serie di mostre itineranti, scegliendo come punto di partenza il Museo dell’Acciuga di Aspra. Le sue esposizioni celebrano non solo la bellezza delle sue opere, ma anche il valore del riciclo creativo, dimostrando come l’arte possa nascere dai materiali più inaspettati.

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