Nella monumentale piazza Villena detta i “Quattro canti” sono rappresentati i tre poteri ascensionali verso la perfezione.
Al primo piano il potere della natura rappresentato con le quattro stagioni, al secondo piano troviamo il potere temporale con quattro re spagnoli e al terzo piano il potere divino rappresentato con le quattro Sante Patrone di Palermo.
Al primo piano di ciascun cantone ci sono le statue delle quattro stagioni che rappresentano il potere della natura: addossata ai muri della chiesa di San Giuseppe dei Teatini c’è una giovane primavera con i fiori in mano; al piano terra di Palazzo Natoli c’è l’estate con un mazzo di spighe di grano; a seguire, come collante tra il Palazzo Costantino e il Palazzo Napoli, troviamo l’autunno con l’uva e infine, addossata a Palazzo Bordonaro, l’unica costruzione antecedente alla piazza, c’è l’allegoria dell’inverno, cioè una vecchia con in mano il fuoco.
Le allegorie delle stagioni si possono riconoscere dall’oggetto che le statue hanno in mano, come, oppure un occhio molto attendo le può riconoscere dall’aspetto fisico, partendo da una fanciulla primavera, passando per una giovane estate, seguendo con un maturo autunno e finendo con un vecchio inverno.