A Palermo, le ciambelle fritte sono una tentazione quotidiana che non passa inosservata. Nei panifici, nei bar e nelle rosticcerie della città, le vetrine si riempiono ogni mattina di queste delizie, tra cui spicca la ciambella fritta immersa nello zucchero, conosciuta anche come taralla.
Ecco come prepararle:
Ingredienti:
- 500 g di farina 00
- 90 g di zucchero
- 65 g di burro (tradizionalmente si usa la sugna)
- 1 cubetto di lievito di birra
- Scorza grattugiata di un limone (preferibilmente biologico)
- Circa 250 ml di acqua
- Un pizzico di sale
- Zucchero semolato
- Olio di semi per friggere
Preparazione:
- In una ciotola grande, mescolare la farina con lo zucchero, il burro o la sugna a pezzetti, il lievito di birra sbriciolato, la scorza di limone grattugiata e il sale.
- Aggiungere gradualmente l’acqua tiepida e impastare fino a ottenere un composto liscio ed elastico.
- Coprire l’impasto con un canovaccio pulito e lasciar lievitare in un luogo tiepido per circa 1-2 ore, finché raddoppia il volume.
- Trascorso il tempo di lievitazione, prendere porzioni di impasto e formare delle ciambelline.
- Scaldare abbondante olio di semi in una padella capiente. Verificare la temperatura dell’olio immergendo un piccolo pezzo di pasta; l’olio deve friggere le ciambelline senza bruciarle e farle gonfiare.
- Friggere le ciambelline poche alla volta fino a doratura su entrambi i lati.
- Scolare le ciambelline su carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio.
- Passare le ciambelline nello zucchero semolato mentre sono ancora calde, in modo che lo zucchero aderisca uniformemente.
- Servire le ciambelline calde e gustarle preferibilmente appena fatte.
Queste ciambelle fritte sono un vero classico palermitano, spesso vendute anche dai venditori ambulanti sulle spiagge al mattino, offrendo una colazione succulenta e indimenticabile.