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Alla scoperta del significato e dell’uso di “pacchiuni” a Palermo: tra tradizione e folklore

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Questa è la spiegazione  dettagliata sulla parola “pacchiuni” e il suo contesto culturale, specialmente a Palermo.

“Pacchiuni” è un termine che indica una persona grassa o paffuta e probabilmente deriva dalla parola “pacchia”, che a sua volta potrebbe essere una metatesi di “chiappa”, indicando le natiche, spesso associate al grasso. Il concetto è che una vita tranquilla e sedentaria, detta anche “fare la pacchia”, porta all’aumento di peso, rendendo così la persona “pacchiuni”.

A Palermo, “pacchiuni” è usato per descrivere un uomo grasso, mentre “pacchiuna” è usato per una donna grassa. Tuttavia, non è necessariamente un termine offensivo, ma piuttosto evoca l’immagine di persone rotonde e la loro allegria contagiosa.

Fino a circa vent’anni fa, era comune sentire ragazzi cantare versi come questi: “u pacchiuni incchiappatu ri sapuni scinni in Palemmo per trovari a zita a zita na truvó e u pacchiuni s’arrabbio”.

È importante notare che questa parola non va confusa con “pacchione”, un termine utilizzato a Catania per indicare qualcuno di imponente o attraente, quasi come un “figone”, per usare un termine più settentrionale.

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