Puntata prima. (La mia vacanza palermitana con il mare negli occhi)
Anche quest’anno abbiamo scelto la Sicilia per le nostre vacanze. Io sono Graziana e con mio marito Claudio abbiamo visitato l’isola per cinque anni consecutivi, scoprendo ogni volta posti incantevoli. Il nostro amico siciliano, Ruggero, ci suggerisce sempre i luoghi da non perdere.
Quest’anno si sono uniti a noi Marco e Maddalena, una coppia di amici appassionati di fondali marini. Ruggero ci ha consigliato di visitare l’isola di Ustica, celebre per le sue scogliere e i fondali marini che avrebbero sicuramente conquistato anche loro. Ustica si trova a circa 36 miglia a nord di Palermo ed è uno scoglio roccioso di circa 9 kmq, noto come la ‘‘Perla Nera del Mediterraneo’’ per il suo suolo vulcanico e il suo straordinario patrimonio naturalistico.
I giorni trascorsi sull’isola sono stati intensi, pieni di emozioni e scoperte, anche dal punto di vista culinario. I nostri amici Rosario e Teresa, appassionati di immersioni, hanno trascorso più tempo sott’acqua che sulla terra ferma. Hanno esplorato la ricca fauna marina di Ustica, affascinati da un mare incontaminato, ricco di pesci rari, e da una flora e fauna spettacolari. I fondali marini di Ustica sono come un autentico museo sottomarino.
Io e Claudio siamo stati conquistati dalla bellissima esperienza nella Piscina Naturale di Ustica, accanto al Faro di Punta Cavazzi. Questa suggestiva oasi tra le rocce, accessibile tramite un piccolo tunnel sottomarino, offre una tranquilla piscina di acqua cristallina circondata da scogliere. Calzando le scarpe da scoglio consigliate, ci siamo immersi in un ambiente naturale e incontaminato, contemplando la piacevole fauna marina circostante che ci ha regalato un profondo senso di relax.
Durante il nostro soggiorno a Ustica, abbiamo avuto il privilegio di deliziarci con cene indimenticabili, tutte improntate alla freschezza e alla squisitezza del pesce locale.
Ogni sera, ci siamo deliziati con piatti prelibati, ma una scoperta particolarmente affascinante è stato il barracuda, conosciuto in Sicilia come Aluzzo.
Il barracuda si presenta con un corpo fusiforme, lungo e slanciato, coperto da minuscole squame. Il suo muso allungato termina in una bocca ampia, caratteristica che lo rende un predatore agile nelle acque cristalline dell’isola. È stato un vero piacere per il nostro palato gustare l’Aluzzo preparato in tegame con pomodori, cipollotti e capperi, un piatto che ha saputo esaltare la delicatezza e il sapore deciso di questo pesce.
Accompagnando le nostre serate gastronomiche c’era il vino Zibibbo, prodotto da una cantina locale. Questo vino ci ha colpito per la sua freschezza e la sua vibrante sapidità, con un finale lungo e mineralmente intenso, che ha armonicamente complementato ogni boccone delle nostre pietanze marine.
Non abbiamo resistito a provare anche la zuppa di lenticchie usticese, una specialità che ha subito catturato il nostro cuore e il nostro appetito. Inizialmente ne abbiamo ordinato una porzione da dividere in quattro, solo per il piacere di assaggiarla, ma il suo sapore ricco e avvolgente ci ha conquistato al punto che abbiamo chiesto altre due porzioni per gustarne a pieno la bontà.
La lenticchia di Ustica, nota per la sua dimensione minuta, è una vera delizia per il palato grazie al suo gusto intenso e al profumo avvolgente che sprigiona durante la cottura. Coltivata da secoli sui fertili terreni lavici di Ustica, questa prelibatezza è ancora oggi prodotta secondo le antiche tecniche dai nostri contadini, con un impegno totale verso la sostenibilità ambientale. Senza erbicidi né concimi chimici, rispettiamo l’ambiente e la natura, preservando così la qualità e l’autenticità di questo gioiello culinario.
Così, tra gustosi piatti di pesce freschissimo e specialità locali ricche di tradizione e sapore, il nostro viaggio culinario a Ustica è stato un’esperienza che rimarrà indelebile nei nostri ricordi, portando con sé il profumo del mare e la generosità della terra siciliana.
Se ti piacciono i racconti delle passeggiate con Ruggero ti consigliamo il libro “16000 passi per innamorarsi di Palermo”.
Una passeggiata affascinante tra storia, storie e sapori.
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