Cerca
Close this search box.

Palermo durante la Pandemia: Dalle Dispute Quarantenesche alle Insolite ‘Scampagnate’

Condividi su

Facebook
WhatsApp

Sembrano lontanissimi i lunghi mesi passati chiusi in casa. Il 31 dicembre 2019, la Cina comunicava la diffusione di un “cluster” di polmoniti atipiche di origine virale. Oggi, a distanza di quattro anni, sappiamo che il Covid-19 ha causato quasi 6 milioni di decessi. Un numero che, senza la vaccinazione di massa, sarebbe stato enormemente maggiore.

In Italia la gente venne confinata in casa alle ore 18 del 5 marzo 2020.

La gente era confinata in casa e si muoveva solo per le inderogabili necessità. Il frenetico mondo si era bloccato perché eravamo in piena pandemia. Per lunghissimi mesi, lo scenario era fatto di strade senza auto, cieli senza aerei e parchi senza bambini. Di volti senza naso e bocca, solo occhi dietro una mascherina. In quel tempo, non era proprio tutto fermo; qualcuno doveva lavorare per garantire agli altri cure e sopravvivenza. Qualcuno a cui spettava gran riconoscimento, che rischiava, mentre agli altri veniva solo chiesto di rimanere a casa. E a volte, pareva che fosse quello il più grande sacrificio.

Ci siamo abituati a vivere una vita diversa, trascorsa tra le mura domestiche nell’affetto dei nostri cari. Eravamo nel 2020 e il mondo ormai girava attorno al web. I social ci aggiornavano e ci tenevano informati, interagivamo con perfetti sconosciuti che ci informavano su tutto quello che riuscivano a vedere dai balconi delle proprie abitazioni. Ogni settimana aspettavamo con trepidazione la nuova puntata de “Il decreto” con protagonista Giuseppe Conte. Proprio nei dettami dei vari DPCM, siamo riusciti a dare il meglio di noi stessi.

Fu in quel periodo che grazie ad improvvisati videomaker cominciarono a circolare video diventati in poche ore virali, mitici sono quelli della nostra Palermo. Chi di voi non si è incuriosito su come è andata a finire nella disputa tra scheletro e Concetta, se il primo avrà dato quanto richiesto con insistenza e metodi non proprio in uso nelle trattative commerciali dalla seconda. Protagonista era un’anziana signora (chiamata dall’autore del video Concetta), la quale si è armata di quattro bottiglie di vetro e le ha lanciate contro la porta di un residente del quartiere Cep, rione della zona sud del capoluogo siciliano. “Mi devi dare i soldi”, ha gridato la donna al vicino invitandolo ad uscire di casa. Ma nel frattempo, l’uomo ha deciso di “accettare l’invito” e ha aggredito la signora: prima il giovane ha sfondato letteralmente la veranda di casa sua, poi ha aperto il cancello ed è passato subito alle brutte maniere. Un’aggressione in piena regola, con insulti, schiaffoni e calci tirati alla donna inerme. “Tu hai consumato a tuo figlio” ha urlato il soggetto alla persona aggredita che, all’ennesimo spintone, è terminata per terra, rimanendoci per alcuni minuti. A seguito del degenerare della lite, alcuni vicini hanno allertato le forze dell’ordine e il personale del 118, subito accorsi sul posto. I poliziotti, non senza alcune difficoltà, sono riusciti a riportare la calma dopo alcuni minuti. Alla presenza dei militari, la donna ha affermato che il figlio sarebbe finito in galera a seguito di una rapina, a cui avrebbe partecipato anche l’aggressore.

Un altro video che in pochi minuti fece il giro del web ha visto protagonisti gli inquilini di uno stabile del quartiere Sperone. Nelle immagini si vedono diversi gruppi di persone che arrostiscono, mangiano e ballano. Musica ad alto volume e tetti occupati da gruppetti di persone con tanto di tavolini, sedie e barbecue che celebrano la Pasqua in barba a ogni tipo di divieto. Le immagini dell’insolita “scampagnata” hanno fatto il giro dei social, con l’indignazione della stragrande maggioranza dei palermitani che invece stava trascorrendo la Pasqua in casa rispettando le disposizioni anti-Covid. Tutto cessò quando nel tardo pomeriggio le forze dell’ordine, polizia e vigili urbani, piombarono allo Sperone (anche dall’alto con un elicottero). I poliziotti salirono sul tetto e portarono via tutto. Nel video si vedeva un uomo che continuava a ripetere: “Amò ma quanto mi ami? Auguri au Virus”, e poi rivolgendosi all’amico Matteo diceva: “A mia u virus mi pari curnutu”. A sorpresa, era divenuta celebre in tutta Italia come Angela da Mondello una donna che dalla rinomata spiaggia palermitana annunciava al Tg con una sparata sul Coronavirus: “non ce n’è Coviddi”

Foto: edicola votiva Santa Rosalia in via Vittorio Emanuele

Lascia un commento

Picture of Salvino Arena

Salvino Arena

Articoli recenti