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Palazzo Drago Airoldi: dove la storia abita ancora

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Camminando lungo Via Vittorio Emanuele a Palermo, è impossibile non rimanere affascinati dallo splendido palazzo nobiliare che si erge maestoso lungo il percorso. Un imponente portale aperto su una luminosa e elegante corte interna invita a varcare la soglia e a richiedere una visita guidata, diretta dai legittimi proprietari del suggestivo Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba. Questa gemma architettonica testimonia i fasti della Palermo più sfarzosa.

L’edificazione del palazzo, così come l’identità dell’architetto o della famiglia committente responsabile della sua struttura attuale, resta avvolta nel mistero, poiché l’area ha visto numerosi interventi edilizi sin dai tempi fenici.

Nel 1714, il palazzo passò con certezza di proprietà a Casimiro Drago, presidente del Concistoro. Lo stemma sul portale attesta inequivocabilmente l’appartenenza alla famiglia Drago. Ulteriori prove della loro proprietà includono una celebre incisione di Francesco Cichè, raffigurante il prospetto principale del palazzo con il suo grandioso portale tardo barocco sormontato da un timpano mistilineo decorato con lo stemma raffigurante un drago.

Quando il palazzo divenne proprietà di Biagio Il Drago, figlio di Casimiro I, furono apportate significative modifiche per arricchire e valorizzare l’edificio sia dal punto di vista architettonico, come il rifacimento nel 1744 della terrazza sul cortile, sia decorativo, con gli affreschi eseguiti nel 1745 da Olivio Sozzi, una figura di spicco nella pittura siciliana del Settecento, presenti nel salone principale e nella sala adiacente.

Nel XIX secolo, il palazzo passò per donazione agli Airoldi, marchesi di Santa Colomba, i quali apportarono sostanziali modifiche alla facciata su Via Vittorio Emanuele e agli interni della corte.

Tra le personalità illustri della famiglia Airoldi, spicca Gian Battista Airoldi, Duca di Cruillas e Pretore di Palermo nel 1808, commemorato con un busto in marmo lungo le scale che conducono al piano nobile.

Il restauro della facciata su Corso Vittorio Emanuele, datato 1872, fu opera di Giovanni Battista Filippo Basile, che trasformò il carattere originariamente barocco dell’edificio in uno stile eclettico-classico, allora di moda. Gli affreschi nei saloni che si affacciano su Corso Vittorio Emanuele, caratterizzati da un gusto neo-cinquecentesco e neo-pompeiano, furono probabilmente realizzati contemporaneamente al restauro della facciata; mentre la pergola in ferro battuto esterna è esempio dell’art nouveau.

Situato nella zona pedonale di Via Vittorio Emanuele a Palermo, questo palazzo merita senza dubbio una visita. Durante il tour sarete accolti dal proprietario, una persona garbata e amabile con un’eloquenza squisita, il quale con passione e profonda emozione vi guiderà attraverso la storia vissuta tra le mura di questa antica dimora, rendendovi quasi partecipi della sua vita.

Foto: Palazzo Drago in via Vittorio Emanuele (foto Antonio La Venia)

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