U FICUS MAGNOLIUS
Nto chiano ra Marina na villa Garibaldi
cè un’albulu accussì granni
ch sulu a taliallu unu dici
chi avi chiu assai di milli anni
Avi un nomu difficultusu di pronunciari
Ficus macrophylla, siccome u so fogliami
a Magnolia assumigghia pi l’albulu da Marina
ni nmintamu u nuomu di Ficus magnolius
pi chiammallu alla latina.
A so spettacolarità sta nte radici chi di rami avuti scinninu
versu u tirrienu pi addivintari tronchi chi parinu ri ntierra acchianari.
Pi daricci l’opportunità e radici chi partiennu di nt’allaria
ntierra vuonno arrivari pi truvari un puosto dunni
si puonno appruiari a cancellata hannu allargari.
I Ficus palermitani chi hannu discinnienzi australiani
i puoi attruvari oltri a Marina, all’ortu botanicu,
a San Fraciscu di Paola, o iardinu nglisi e nta villa
Malfitana
e nto marciapiedi di una strata chi cuomu all’albulu
si chiama.
Avutru chi millenari
nPaliermu nta secunna
mità di l’’Ottucientu arrivaru
l’albuli chi radici culunnari.
(Salvatore Arena)
Traduzione
IL FICUS MAGNOLIUS
Nel Piano della Marina, nella Villa Garibaldi
c’è un albero tanto grande
che solo guardandolo uno dice
che avrà più di mille anni.
Ha un nome difficile da pronunciare
Ficus macrophylla, ma dato che le sue foglie
alla Magnolia assomiglia per l’albero della Marina
ci siamo inventati il nome di Ficus magnolius
per chiamarlo in modo della lingua latina.
La sua spettacolarità è dovuta alle sue radici che dai rami alti scendono
Verso il terreno per poi diventarne tronchi che sembrano salire dal basso.
Per permettere all’albero e alle sue radici che partono dall’alto
E che a terra vogliono arrivare per trovare un posto
dove poggiarsi la cancellata hanno dovuto allargare
I Ficus palermitani discendono dai Ficus Australiani
Li puoi trovare oltre alla Marina, anche nell’Orto Botanico,
in Piazza San Francesco di Paola, al Giardino inglese
e nella villa Malfitano.
E anche lungo i marciapiedi di una strada che come
l’’albero si chiama.
Altro che millenari
a Palermo nella seconda
metà dell’Ottocento arrivarono
gli alberi dalle radici colonnari.
Nella piazza Marina di Palermo nei pressi di Porta Felice tra il 1861 e il 1864 su un progetto dell’architetto Giovan battista Basile è stato realizzato un giardino intitolata Giuseppe Garibaldi per celebrare la nascita della dell’Unità d’Italia da poco avvenuta.
Come previsto dal Basile nel Giardino vennero piantati degli alberi, che fino ad allora erano sconosciuti in Europa, provenienti dall’Oceano Pacifico precisamente dall’Australia i Ficus macrophylla .
Il caratteristico aspetto esotico del Ficus .macrophylla è dovuto allo sviluppo dai suoi rami di radici aeree colonnari che, raggiungendo il terreno, si tramutano in tronchi supplementari; dei pilastri che favoriscono il sostegno del grande peso acquisito dalla sommità dell’albero.
Le foglie simili a quelle della magnolia, sono larghe, ovali-ellittiche, coriacee e di colore verde scuro, lucide nella faccia superiore, argentee in quella inferiore, lunghe da 10 a 25 cm.
I palermitani per questo aspetto preferiscono chiamare l’albero Ficus Magnolius,
L’albero di piazza Marina insieme a quello dell’Orto Botanico con ogni probabilità è l’esemplare più maestoso tra tutti gli alberi monumentali presenti in Italia: il Ficus è alto 30 metri, ha una circonferenza alla base del tronco che misura più di 21 metri e la sua chioma ha un diametro di 50 metri, grandi numeri per un albero che ha da poco superato i 150 anni d’età.
L’albero è in continua crescita e per questo si è deciso di spostare la ringhiera che delimita la villa.
A Palermo esiste una strada denominata Viale delle Magnolie che è in realtà alberata con questo ficus.
Altri alberi Ficus macrophilla si possono ammirare a Palermo nella piazza San Francesco di Paola, nel Giardino Inglese, Nella Villa Malfitano, e nell’Orto Botanico.
Foto: Ficus macrophylla. (Mara Coppini, fotografa Palermo IV edizione)