La rascatura è il risultato di tutto quello che rimane attaccato ai tegami alla fine della lavorazione delle panelle e delle cazzille. I residui vengono amalgamati e completati con prezzemolo. Le porzioni vengono poi modellate in forma piramidale e fritte in olio bollente.
La rascatura si presenta più ruvida rispetto alla crocchè (cazzilla) e ha un colore più scuro. La sua origine è un emblema dell’arte popolare di dare nuova vita a una materia originariamente destinata allo scarto, un’eredità di periodi di fame e povertà. Praticamente un mix di farina di ceci, patate e prezzemolo, la rascatura non ha una ricetta fissa perché è molto difficile standardizzarla.
Solitamente la rascatura non viene venduta dal panellaro, ma viene offerta gratuitamente ai clienti in attesa della cottura delle panelle o delle cazzille acquistate.
Foto: Gigi Mangia,