Situata con imponenza lungo via Maqueda, la Chiesa di Sant’Orsola dei Negri è una straordinaria fusione di stili architettonici rinascimentali e barocchi. La sua facciata, divisa in due ordini e sormontata da un frontone triangolare e un campanile, riflette un design originale che suggerisce inizialmente la presenza di due campanili.
Il primo ordine, influenzato dal manierismo, presenta lesene che incorniciano un portone semplice con dettagli macabri come anime avvolte dal fuoco e teschi. La complessa trabeazione separa il secondo ordine, caratterizzato da lesene in tufo, con una grande finestra rettangolare al centro circondata da angeli scolpiti in altorilievo.
Il frontone triangolare, impreziosito da un’anima purgante entro una corona, completa la facciata con decorazioni che includono volute, vasi fiammati e simboli della Compagnia. All’interno, la navata singola accoglie i visitatori con colori chiari, principalmente bianchi e grigi, arricchiti da dettagli decorativi dorati e sei cappelle comunicanti.
Affreschi del 1756, attribuiti a Gaspare Serenario, adornano la volta, raffigurando la “Gloria di sant’Orsola”. Le pareti presentano affreschi di sante palermitane del XVII secolo e opere di Pietro Novelli. La cappella centrale mostra una straordinaria tela del 1640, “Madonna con Salvator Mundi” di Pietro Novelli, mentre l’abside ospita un altare maggiore in marmi policromi e opere di artisti come G. Patania e Antonio Manno.
La Chiesa di Sant’Orsola dei Negri è anche legata alla storia di Palermo attraverso la Venerabile Compagnia di S. Orsola. Nel XVIII secolo, questa confraternita vinse la gara per la costruzione di un cimitero al di fuori delle mura cittadine, gestendolo con dedizione per oltre due secoli senza dipendenza da finanziamenti pubblici. La chiesa e il cimitero sono diventati parte integrante del patrimonio culturale di Palermo, testimoniando la maestosità artistica e la devozione della Venerabile Compagnia di S. Orsola.