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“La Corona di Costanza” e il tesoro della Cattedrale

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All’interno della cripta della Cattedrale di Palermo sono custodite varie reliquie, arredi sacri e altri oggetti di interesse storico, la collezione comprende una raccolta di opere d’arte databili tra l’età dei Normanni e l’Ottocento.

Questo patrimonio è conosciuto con il nome di “Il tesoro della Cattedrale.

Sono poi presenti paramenti sacri riccamente decorati e suppellettili liturgiche in argento, un breviario miniato di metà Quattrocento, un calice, sempre quattrocentesco, con il marchio della Maestranza degli Orafi e degli Argentieri di Palermo e un reliquiario della Croce risalente al Cinquecento, il settecentesco  reliquiario di Santa Rosalia, a forma di statua e l’ostensorio di Salvatore Mercurio.

Quella che attira di più il visitatore  è la “Corona di Costanza” sarebbe più corretto dire la “Corona delle Costanze”.

Questo importante reperto risalente al dodicesimo secolo è venuto alla luce nel 1491 precisamente il 18 dicembre.

Su ordine del Vicerè Ferdinando de Acuna  vennero aperti per essere ispezionati tutti i sarcofagi presenti nella Cattedrale di Palermo.

In quell’anno però i sarcofagi aperti furono soltanto due, quello di Costanza d’Aragona, moglie dell’imperatore Federico II, e quello del re Enrico VI. Fu l’intervento del tumultuoso popolo palermitano che impedì di “profanare”  le altre tombe.

Quel 18 dicembre del 1491 all’interno del sarcofago dell’imperatrice Costanza venne ritrovata la calotta ovvero la  corona con pendagli, ornata da file di perle ricamate e da pietre preziose incastonate su una calotta d’argento dorato, s’ispira al “kamelaukion”, la corona imperiale portata dagli imperatori bizantini a partire dal VI secolo. Si tratta pertanto di un attributo della sacralità reale e la denominazione “corona di Costanza” è impropria. La corona potrebbe essere stata portata da Federico II in occasione della sua incoronazione nel 1220, ma alcuni studiosi propongono di datarla all’epoca di Ruggero II (incoronato nel 1130) poiché il lavoro d’oreficeria è tipico dei laboratori del palazzo reale di Palermo, a partire da quel periodo.

La corona fatta di stoffe pregiate  possiede diversi fili decorati pendenti molto ampi con listelli in smalto dorato e piastre in smalto dorato a losanga, nonché globi e gocce in filigrana d’oro alle estremità inferiori

Molti studiosi affermano che la “Corona” è appartenuta anche a Costanza d’Altavilla  moglie di Enrico VI e mamma di Federico II.

La corona non è sormontata da una croce perchè si pensa che Re Ruggero II non volesse urtare la sensibilità dei moltissimi musulmani presenti nel regno, in sostituzione della croce c’è una pregevole e grossa ametista.

Si racconta che la regina Costanza venne tumulata con la Corona regale per volere dell’Imperatore Federico II perchè con lei era morto lo splendore del Regno delle due Sicilie.

Costanza d’Aragona, fu la prima moglie di Federico II, nata intorno al 1184 convolò a nozze nell’agosto del 1209 il sacramento venne celebrato nella Cattedrale di Palermo,   dopo appena tredici anni di regno, muore il 23 Giugno del 1222, a Catania, dove le vengono tributate le prime esequie alla presenza del vescovo; successivamente il corpo viene trasportato a Palermo, in Cattedrale, dove viene sepolta.

 

 

 

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