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Il negozio di vimini di via Volturno e la storia della coffa.

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In via Volturno, 51 nelle vicinanze della Porta Carini la famiglia Ganci gestisce la storica bottega dove si lavora il giunco.

Il signor Vincenzo Ganci nel 1956 apre la prima bottega nella vicina via Carini per poi trasferirsi dopo circa dieci anni nell’attuale sede di via Volturno. Oggi il figlio Arcangelo affianca il papà nella conduzione della bottega. Durante le fiere dell’artigianato dove i Ganci partecipano mostrano ai visitatori come si lavora il vimini. Con la stessa tecnica usata nei secoli scorsi i Ganci fabbricano tavoli, sedie, nasse come lampadari e cesti di vimini , questi capolavori artigianali oggi riempiono il negozio e la strada: tutti realizzati intrecciando i rami lunghi e flessibili. Oltre a moltissimi arredi da giardino nel negozio del signor Ganci si possono ammirare e acquistare le mitiche Coffe. Le coffe oggi fanno parte degli accessori femminili icone siciliane conosciute in tutto il mondo.

Oggi vi raccontiamo la storia della coffa prima che diventasse una borsa da passeggio o da mare. L’origine della coffa è molto lontana e affonda la sua origine negli ambienti più poveri della Sicilia. Questo accessorio era già presente nel settimo secolo quando a Palermo c’erano gli arabi.  Gli arabi portarono Sicilia la tecnica di intrecciare le fibre vegetali per realizzare contenitori utili e resistenti. Il nome “coffa ” deriva quasi certamente dalla parola araba “quffa” che vuol dire cesta. La sua origine è legata, al volgo palermitano. Questo contenitore era usato per il trasporto di cibo e come mangiatoia per cavalli e asini che sono stati i “motori” della vita agricola nell’isola.

I carrettiere avevano l’abitudine di riempire la coffa con il mangiare per il cavallo e durante i lunghi tragitti solevano attaccare alle orecchie del quadrupede la coffa in modo che il cavallo durante il viaggio poteva mangiare. Dopo che il cavallo aveva consumato tutto il cibo, il carrettiere usava la coffa come sporta per trasportare gli acquisti, o gli oggetti minuti.

L’attività agricola ha fatto prosperare la Sicilia e l’ha resa famosa. Questo rende gli oggetti di tradizione agricola quelli più affascinanti tra le icone dell’isola. La coffa è uno dei migliori esempi artigianali provenienti dalla terra e che col passare degli anni ha trovato il suo spazio tra gli oggetti che maggiormente richiamano alla nostra terra. La sua realizzazione avviene utilizzando le foglie di palma nana siciliana (chiamata in dialetto “giummara” e “troffa di curina”  ). Queste foglie, dopo essere state essiccate, vengono intrecciate con maestria dando vita a questo contenitore. Con il passare del tempo la semplice cesta è stata sempre più decorata, facendo si che questa diventasse un prodotto ricercato e particolare.  Questa antica opera fatta a mano ha trovato oggi il suo posto anche nel mondo della moda.

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Salvino Arena

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