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Il Dodecaedro di Marmo di Villa Giulia l’orologio del tempo antico

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Nella pittoresca piazza centrale dei Giardini di Villa Giulia a Palermo, si erge maestoso un monumento unico nel suo genere: una vasca circolare ospita al suo centro un dodecaedro di marmo bianco di Carrara, affascinante per la sua forma geometrica perfetta. Sui dieci volti pentagonali di questo straordinario orologio solare, progettato con maestria dal matematico Lorenzo Federici nel lontano 1783, sono incisi quadranti solari che scandiscono l’ora vera locale.

La statua di un putto, opera dello scultore palermitano Ignazio Marabitti, con il suo metro di altezza, sorregge con grazia questo complesso meccanismo che nel corso dei secoli ha subito varie trasformazioni e restauri. È stato nel 1998 che Francesco Grifasi e Maria Luisa Tuscano, in collaborazione con gli studiosi del restauro della Villa, hanno ripristinato i dieci quadranti solari utilizzando l’ora francese, rendendo così nuovamente leggibili le ore sul dodecaedro.

Le facce del dodecaedro, con un lato di 33 cm, sono disposte strategicamente per captare la luce solare e fornire le indicazioni orarie per tutto l’arco diurno e dell’anno. Gli gnomoni polari, eleganti e funzionali, in ottone a vela, completano il quadro di precisione di questo orologio solare, mentre due tabelle ai piedi del monumento dettagliano l’equazione del tempo e altre costanti locali.

La ringhiera che circonda questa meraviglia architettonica è decorata con sculture metalliche che aggiungono un tocco di bellezza artistica, invitando i visitatori a contemplare non solo la funzionalità ma anche l’estetica di questa testimonianza storica e scientifica.

Foto di Maria Piscitello

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