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Esami di maturità 2025 tra le tracce due figure palermitane Paolo Borsellino e Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Due voci da Palermo: Legalità e Memoria

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Nel 2025, le tracce di maturità in italiano portano con sé un profondo richiamo alla storia e alla cultura siciliana, attraverso le figure di Paolo Borsellino e Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Questi due grandi personaggi palermitani emergono come pilastri fondamentali per la comprensione dell’identità e delle sfide della Sicilia e dell’Italia nel corso dei secoli.

Paolo Borsellino, il giudice coraggioso e determinato, viene ricordato attraverso le sue parole intrise di speranza per il futuro, un futuro dove la legalità e la giustizia sono gli strumenti per sconfiggere la mafia e garantire un miglioramento della società civile. La sua visione, espressa nella lettera aperta “I giovani, la mia speranza”, risuona ancora oggi come un faro di guida per le generazioni future.

Dall’altro lato, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con il suo capolavoro “Il Gattopardo”, offre uno sguardo profondo sulla trasformazione della Sicilia durante il Risorgimento italiano. Attraverso la famiglia Salina, simbolo di una classe aristocratica in declino, Lampedusa ci invita a riflettere sulla natura inevitabile del cambiamento storico e sociale, pur mantenendo una continuità nelle dinamiche di potere.

Questi temi sono intrinsecamente legati alla città di Palermo, che diventa un terreno fertile per esplorare il conflitto tra tradizione e modernità, un tema centrale sia nel pensiero di Borsellino che nella narrativa di Lampedusa. Entrambi hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia culturale italiana, con le loro opere che continuano a ispirare e educare le nuove generazioni sulla complessità della storia e sulla necessità di un impegno costante per il cambiamento positivo.

Così, nel contesto delle tracce di maturità del 2025, Palermo emerge non solo come sfondo geografico, ma come un crocevia di idee, valori e lotte che definiscono l’Italia contemporanea.

È affascinante come Paolo Borsellino e Giuseppe Tomasi di Lampedusa, entrambi figli di Palermo, abbiano lasciato un segno così profondo nella cultura italiana. Paolo Borsellino, con il suo impegno nella lotta alla mafia, ha rappresentato un faro di speranza per molti giovani, promuovendo la cultura della legalità come un valore fondamentale per contrastare le influenze mafiose a lungo termine.

D’altra parte, Giuseppe Tomasi di Lampedusa ci ha regalato un capolavoro letterario con “Il Gattopardo”, che non solo narra la storia della famiglia Salina durante un periodo cruciale della storia italiana, ma riflette anche sulla natura del cambiamento sociale e sulle dinamiche di potere che persistono nonostante le trasformazioni storiche.

La frase iconica “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” incapsula perfettamente il tema del romanzo, evidenziando come anche di fronte a grandi cambiamenti storici, le strutture di potere e le dinamiche sociali possono conservare una continuità sorprendente.

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