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Vini, navi e passioni: L’eredità di Benjamin Ingham

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Puntata nona.  (La mia vacanza palermitana con il mare negli occhi)

Abbiamo percorso tutta via dei Materassai fino a individuare il primo palazzo palermitano della famiglia Florio al numero civico 51. Proseguendo lungo la stessa strada, ci siamo imbattuti nel palazzo dell’imprenditore inglese Benjamin Ingham (1784 – 1861). Qui, il nostro amico Ruggero ci ha raccontato un’altra affascinante storia: quella degli Inglesi Ingham – i Whitaker.

 

Benjamin Ingham, nato nello Yorkshire, giunse in Sicilia dall’Inghilterra nel 1806. Inizialmente, visse principalmente a Marsala durante il periodo iniziale dello sviluppo dei suoi affari. Successivamente, Palermo divenne la sua residenza principale e acquistò il suo primo palazzo proprio in via dei Materassai.

 

Nel 1812, Ingham avviò la costruzione di un grande e moderno stabilimento enologico a Marsala, rivoluzionando la produzione del vino marsalese con metodi industriali. Nel 1840, su richiesta della sua amante, la duchessa Alessandra Spadafora, acquistò la suggestiva Villa Racalia, ancora oggi esistente nella contrada omonima di Marsala, posizionata su una collina che offre una vista spettacolare sulle isole Egadi, lo Stagnone e il monte Erice.

 

Oltre all’enologia, le attività imprenditoriali di Ingham si estesero al commercio di lettere di cambio, assicurazioni marittime, commercio internazionale dello zolfo e all’armatura. Fu il primo a promuovere il commercio dei prodotti siciliani con gli Stati Uniti, il Brasile e l’Oceania.

 

A Palermo, Benjamin Ingham conobbe il giovane Vincenzo Florio e nel 1840, insieme al suo giovane amico, promosse la costituzione di una Società di Navigazione a Palermo per la costruzione dei primi piroscafi a vapore siciliani, contribuendo così all’impulso dell’esportazione del Marsala.

 

Dal testamento di Benjamin Ingham, redatto il 2 aprile 1859, emerge che in circa 49 anni di attività imprenditoriale accumulò un notevole patrimonio finanziario e immobiliare, il cui impatto positivo si riflette ancora sul tenore di vita dei suoi eredi, i Whitaker.

 

Il ricco imprenditore inglese fu sepolto nel Cimitero degli Inglesi di Palermo, situato nel quartiere dell’Acquasanta, in Via S. Guli, 19. Questo cimitero, vicino al mare e non lontano dal più grande Cimitero dei Rotoli, era destinato ai defunti non cattolici, principalmente protestanti come anglicani, ebrei e atei che avevano risieduto a Palermo nella prima metà del XIX secolo.

 

Benjamin Ingham, senza figli, aveva chiamato a Palermo il nipote William Whitaker nel 1816. Tuttavia, William morì prematuramente a soli 22 anni nel 1818. Nonostante il dolore, Benjamin, con una certa freddezza, chiese alla sorella in Inghilterra di mandargli un altro figlio con una cruda lettera: “Tuo figlio è morto, mandamene un altro.”

 

Così arrivò Joseph Whitaker nel 1819, da cui discendono i Whitaker di Palermo. William fu inizialmente sepolto nel Cimitero Inglese dell’Acquasanta fino al 1950, quando i suoi resti, insieme a quelli dello zio Benjamin e all’infante Joseph Whitaker (1843-1844), figlio di Joseph, furono trasferiti nel Cimitero degli Inglesi ai Rotoli.

FOTO: monumento con l’epigrafe  nella tomba di Benjamin Ingham:

IN MEMORY OF / BENJAMIN INGHAM ESQUIRE / CAVALIERE DEL REAL ORDINE / DI S. FERDINANDO / E DEL MERITO / WHO DEPARTED THIS LIFE / MARCH 4TH A.D. 1861 / AGED 76 YEARS
[Trad. In memoria di Benjamin Ingham Esquire, Cavaliere del Real Ordine di S. Ferdinando e del Merito, morto il 4 marzo 1861 a 76 anni]

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