Dal 23 ottobre 2017, nei giardini intitolati all’ex sovrintendente del Teatro Massimo, Attilio Orlando, scomparso nel 2003, è presente un’opera dell’artista polacco Bronisław Krzysztof, raffigurante il musicista polacco Karol Szymanowski (Tymoszówka, 6 ottobre 1882 – Losanna, 29 marzo 1937).
La targa di bronzo commemorativa del musicista polacco Karol Szymanowski è stata donata dall’Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma al Comune di Palermo e al Teatro Massimo. Ha un peso di 38 Kg e le sue misure sono 70×80.
Tra le opere composte da Karol Szymanowski c’è “Re Ruggero” (in polacco: Król Roger), con libretto dello stesso compositore e di Jarosław Iwaszkiewicz. L’opera ebbe origine dall’entusiasmo di Szymanowski per la cultura della Sicilia, sintesi di popoli e culti religiosi diversi. L’autore visitò l’isola nel 1911 e nel 1914, condividendo l’amore per essa con Jarosław Iwaszkiewicz, suo cugino.
“Re Ruggero” debuttò al Teatro Grande di Varsavia il 19 giugno 1926 ed è ambientato principalmente a Palermo, nel sofisticato ambiente culturale della corte di Ruggero II. Il tema centrale dell’opera è il conflitto tra lo spirito apollineo (rappresentato da Ruggero) e quello dionisiaco (espresso dal Pastore), una rivisitazione de Le Baccanti di Euripide in cui Ruggero affronta le forze dionisiache in sé stesso.
La prima rappresentazione dopo la seconda guerra mondiale ebbe luogo al Teatro Massimo di Palermo il 16 aprile 1949, sotto la direzione di Mieczysław Mierzejewski. Per l’occasione, la realizzazione dei bozzetti di scena e dei figurini fu affidata al pittore Renato Guttuso. Tali bozzetti e figurini vennero successivamente riutilizzati per la messa in scena della stessa opera a Palermo nel 1992.
In seguito alla rappresentazione del 1949, a cui assistette il librettista Jarosław Iwaszkiewicz, l’opera conobbe anni di oblio.
