L’Unesco nel 2015 ha proclamato Patrimonio dell’Umanità il percorso arabo-normanno
di Palermo che comprende nove monumenti, di cui cinque sono all’interno delle mura della città: di questi, due si trovano proprio qui di fronte, cioè Santa Maria dell’Ammiraglio e San Cataldo, mentre lungo via Vittorio Emanuele troviamo la Cattedrale dell’Assunta; adiacente a Porta Nuova c’è il Palazzo dei Normanni con la splendida Cappella palatina e infine, in via Benedettini, c’è la chiesa di San Giovanni degli eremiti, una chiesa romanica con chiostro che esternamente ricorda edifici orientali. Tale richiamo all’Oriente viene ancor più enfatizzato dalle cupole di colore rosso acceso della Chiesa di San Giovanni degli eremiti, restaurate nell’Ottocento dell’architetto Giuseppe Patricolo, forse simili alle originali.
Due edifici li troviamo fuori dalle vecchie mura della città: il Palazzo della Zisa nella zona a sud del Palazzo Reale, detto anche Palazzo dei Normanni; uscendo da Porta
Sant’Antonio, lungo il Corso dei Mille troviamo il Ponte dell’Ammiraglio, edificato sotto
Ruggero II (1130-1154), importante testimonianza di architettura civile di età
normanna ed allo stesso tempo uno dei massimi prodotti d’ingegneria medievale
in area mediterranea.
Completano il percorso Patrimonio dell’Unesco il Duomo di Monreale a 7 km da Palermo
e il Duomo di Cefalù che si trova nel caratteristico paese balneare di Cefalù, a 60 km da Palermo, raggiungibile percorrendo l’autostrada in direzione di Messina.
Molti parlano di “arte arabo-normanna”, ma è un modo sbagliatissimo perchè l’arte arabo. normanna non esiste con arabo normanno si intende parlare di due popoli che prima sono nemici e poi diventano amici.
Nel VII secolo Palermo è araba poi nell’anno mille arrivano i normanni che detronizzano gli arabi ma non li cacciano perchè gli arabi si sono perfettamente integrati con i siculi, e fanno parte del popolo locale.
I normanni per diffondere la religione cattolica distruggono tutti gli edifici di culto musulmano, ma quando c’è bisogno di ricostruire gli edifici con le esigenze proprie chiamano gli arabi rimasti a Palermo e gli fanno ricostruire gli edifici secondo le proprie direttive, così sorgono gli edifici arabo.normanno, ovvero fatti dagli arabi durante il dominio normanno.
Il PALAZZO REALE o dei Normanni sorge sui resti dei primi insediamenti punici di Palermo, di cui rimangono tracce visibili nei sotterranei. Il primo nucleo del Palazzo risale alla dominazione araba (IX secolo). I Normanni in seguito trasformarono il Castello nel centro nevralgico della loro monarchia e fecero ergere quattro torri collegate tra loro da portici e giardini. Il complesso era collegato in origine alla Cattedrale da una via coperta.
LA CAPPELLA PALATINA, la costruzione della cappella di Re Ruggero fu iniziata nel 1130, anno in cui il re fu incoronato.
La sua consacrazione avvenne nel 1143, come attesta un’ iscrizione nella cupola.
La cappella ha la forma di una basilica a tre navate, divise da colonne, di granito con capitelli corinzi dorati, che sorreggono lo slancio degli archi acuti. I soffitti fatimiti coprono le tre navate della cappella: a spiovente quelli laterali, a muqarnas (stalattiti) quello centrale.
LA CATTEDRALE di Palermo è il monumento che meglio narra la storia della città attraverso le sue vicende costruttive: una storia di pietra, un maestoso gioiello che sorge al posto di una basilica cristiana, trasformata in moschea dagli arabi. Fu eretta nel 1185 e l’ultimo rifacimento iniziò alla fine del 1700, ma si protrasse fino al XIX secolo, con cambiamenti che in realtà furono radicali.
SAN GIOVANNI DEGLI EREMITI. La Chiesa fu costruita sui resti di precedenti costruzioni: un tempio di Mercurio, un monastero gregoriano del VI secolo, una moschea araba.
L’interno mostra una pianta a croce commissa. Sulla navata e sul transetto si innalzano cinque cupole emisferiche di color rosso. Questa struttura è tipica dell’architettura fatimita, cioè araba, e contiene un ricco simbolismo: in effetti, il cubo rappresenta la terra (il profano), mentre la semisfera rappresenta il cielo (il sacro). Del complesso duecentesco rimangono oggi la chiesa, sconsacrata, pochi ruderi del monastero e il chiostro quadrato.
CHIESA DI SAN CATALDO
La piccola chiesa di San Cataldo sorge accanto alla Martorana su un terrazzo che la pone in posizione dominante. Poche sono le notizie storiche: l’edificio fu sicuramente di proprietà di Majone da Bari, Ammiraglio e Cancelliere del re Guglielmo I, tra il 1154 ed il 1160 ma non si sa se ne fu anche il costruttore. Scomparsi gli adiacenti edifici che costituivano il palazzo signorile, la chiesa conserva intatte le sue forme.
La chiesa si presenta come un volume parallelepipedo sul quale si imposta un tamburo allungato aperto da finestre che sorregge tre cupole a sesto molto rialzato.
CHIESA DI SANTA MARIA DELL’AMMIRAGLIO detta LA MARTORANA
La Chiesa della Martorana (monumento nazionale italiano), detta anche Santa Maria dell’Ammiraglio, si trova a Palermo sulla Piazza Bellini. E’ una delle chiese più antiche della città, costruita in origine a pianta quadrangolare sullo stile delle contemporanee chiese bizantine e, in seguito, sottoposta a diverse modifiche, ampliamenti ed abbellimenti, tra i quali spicca uno splendido atrio adorno di spettacolari mosaici. la chiesa fu fondata nel 1149 per volere di Giorgio d’Antiochia, il grande ammiraglio siriaco al servizio del re normanno Ruggero II dal 1108 al 1151, e fu dedicata alla Madonna: motivo per il quale diventò nota come “Santa Maria dell’Ammiraglio.
IL PONTE DELL’AMMIRAGLIO
Il ponte dell’Ammiraglio venne costruito sul fiume Oreto nel 1113 da Giorgio di Antiochia, grande ammiraglio del re Ruggiero II. L’opera testimonia la grande professionalità posseduta dai tecnici arabi e normanni. Nella campagna vicina al ponte, il 27 maggio 1860 Giuseppe Garibaldi, prima di entrare in Palermo, sostenne un fierissimo attacco delle truppe borboniche,
IL CASTELLO DELLA ZISA
La Zisa, edificio del XII secolo. La sua costruzione fu iniziata sotto il regno di Guglielmo I e portata a compimento sotto quello di Guglielmo II.
La Zisa delle origini era una residenza estiva creata nelle vicinanze della città per il riposo e lo svago del sovrano.
Il nome Zisa deriva probabilmente da al-Aziz (che in lingua araba significa nobile, glorioso, magnifico, splendida ),
DUOMO DI MONREALE
Adagiata sulle suggestive pendici del monte Caputo, nei pressi di Palermo, Monreale è conosciuta in tutto il mondo per il suo duomo normanno, costruito tra il 1172 ed il 1186, per volere del re Guglielmo II. Il duomo è intitolato a Santa Maria la Nuova. L’architettura appartiene a quello stile che in Sicilia si trova composto di greco, arabo e normanno.
IL DUOMO DI CEFALU’
Il Duomo domina il centro marinaro della ridente località in provincia di Palermo, le intenzioni di Ruggero II, che lo fondò nel 1131, erano quelle di manifestare la potenza della casa degli Altavilla che aveva riconquistato la Sicilia e che ne aveva assunto la corona.
Il Duomo si erge sull’alto di una scalinata, (quella attuale risale al 1851), e domina la piazza antistante ornata da palme svettanti. La facciata del Duomo è opera di Giovanni Panettera e risale al 1240.
Le torri, di derivazione normanna, danno alla facciata l’aspetto di un castello, caratteristica questa accentuata dalla posizione della chiesa posta al di sopra di un alto terrapieno.
La figura dominante in tutta la Cattedrale è quella del Cristo Pantocratore.
Questa si chiama MAGNIFICENZA.