Siamo agli inizi degli anni ’60 quando la S.I.Be. G, s.r.l. subito dopo Catania, decide di aprire anche a Palermo uno stabilimento per l’imbottigliamento della famosissima bibita Coca Cola. Nel 1976, l’azienda S.I.Be.G. s.r.l. viene acquistata dal Gruppo Busi, che continua ad operare con successo a Palermo, aprendo anche le porte alle scolaresche per visitare i propri stabilimenti.
Negli anni successivi, precisamente agli inizi del nuovo millennio, lo stabilimento di via Rosario Nicoletti nel quartiere ‘Partanna Mondello’ di Palermo chiude i battenti. Nel 2012, viene demolito per fare spazio alla costruzione di un nuovo cinema multisala targato “The Space”. Tuttavia, il progetto del “The Space” non viene mai ultimato a causa di infiltrazioni mafiose. Il progetto prevedeva la realizzazione di undici sale, tremila posti, bar, ristorazione e sala giochi.
Lo stabilimento era una meta molto ambita per molte scolaresche che lo visitavano per osservare da vicino il funzionamento di una grande fabbrica. La visione della catena di montaggio durante l’imbottigliamento della Coca Cola era per i ragazzi come entrare in un mondo incantato, una vera magia. Alla fine delle visite, i dirigenti omaggiavano gli alunni con panini succulenti, salumi e bottigliette di Coca Cola ancora in vetro. I più fortunati, vincitori di sorteggi, portavano a casa bicchieri e vassoi con il marchio della Coca Cola.
Lo stabilimento fu chiuso dai proprietari a causa dell’abbattimento dei costi di produzione. È importante notare che lo stabilimento non rientrava per pochi metri nella zona industriale, e quindi la materia prima (acqua) e il metano avevano costi elevati, precisamente il quadruplo rispetto all’altro stabilimento di Catania ancora esistente. L’ultimo giorno di produzione fu il 31 dicembre 2003, quando venne imbottigliata l’ultima bottiglia di Coca Cola.
A Partanna Mondello, rimase solo il ricordo di un tempo non molto lontano in cui c’era lo stabilimento della Coca Cola, era una colonna con un silos recante il logo della famosissima bibita era l’unico segno tangibile, ma purtroppo anche questo è stato abbattuto.