L’Oreto, noto anche come Wadi al-Abbas durante il periodo arabo, è un fiume che scorre nella pittoresca Valle dell’Oreto, attraversando i comuni di Altofonte, Monreale e Palermo. Lungo circa 20 chilometri, ha la sua origine a sud di Palermo, nella rinomata Conca d’Oro, situata lungo la dorsale del Monte Matassaro Renna. Da qui, il fiume serpeggia verso la periferia meridionale della città siciliana prima di confluire nel Mar Tirreno. La sua foce è visibile dal suggestivo ponte del lungomare di Sant’Erasmo.
Nonostante il suo carattere torrentizio, anche nei mesi estivi più caldi, l’Oreto mantiene un flusso adeguato grazie alla presenza di numerose sorgenti lungo il suo percorso e alla ricchezza della falda acquifera che lo alimenta. Nel 1997, l’ultimo anno per cui sono disponibili dati, la portata media mensile del fiume ha oscillato tra un massimo di 1,87 metri cubi al secondo registrato a gennaio e un minimo di 0,116 metri cubi al secondo registrato ad agosto. Tra il 1980 e il 1997, il picco massimo di portata si è verificato nel gennaio del 1981 (5,876 metri cubi al secondo), mentre il valore minimo è stato registrato nell’agosto del 1993 (0,031 metri cubi al secondo).
L’Oreto riceve apporti da tre principali affluenti: il Torrente dei Greci, il Vallone Piano di Maglio e il Vallone della Monaca. Le sue sorgenti principali includono Api, Alloro a Vigna d’Api, Villa Renda, Santa Maria e Fontana del Lupo. Il bacino del fiume si estende per circa 129 chilometri quadrati, dalla vetta del Monte Gibilmesi fino alla sua foce presso Sant’Erasmo a Palermo.
Lungo il suo corso, il fiume Oreto è attraversato da numerosi ponti storici che collegano le sponde della Valle dell’Oreto. I più noti risalgono al XII secolo e oltre: Ponte Corleone, Ponte di Mare, Ponte della Grazia, Ponte di Fiumelato, Ponte Rotto, Ponte delle Teste Mozze, Ponte Oreto, Ponte Parco (o di Monreale), Ponti “della Ferrovia”, Ponte della Guadagna e Ponte Bailey. Tra questi, il Ponte dell’Ammiraglio, risalente al 1113, rappresenta un’importante testimonianza storica, sebbene il fiume non scorra più sotto di esso.
Questo fiume non solo caratterizza il paesaggio di Palermo e dei suoi dintorni ma rappresenta anche una preziosa risorsa idrica e un patrimonio storico di inestimabile valore per la regione.