Giovan Battista Filippo Basile è stato un noto architetto italiano, nato a Palermo l’8 agosto 1825 e deceduto nella stessa città il 16 giugno 1891. È universalmente riconosciuto come uno dei principali architetti italiani del XIX secolo.
Basile fu attivo sia nel contesto politico che in quello architettonico. Partecipò al movimento rivoluzionario di Palermo nel 1848 e successivamente si unì ai garibaldini nel 1860. Nel 1863, ottenne la nomina a professore di architettura presso l’Università di Palermo e divenne capo dell’ufficio edile del Comune. Contribuì allo sviluppo del piano regolatore di Palermo e progettò il padiglione italiano all’Esposizione Universale di Parigi nel 1878.
Tra le molte opere realizzate a Palermo, spiccano il Reclusorio delle Croci (situato all’angolo tra via Libertà e piazza Francesco Crispi), il Villino Favaloro in piazza Virgilio e il Giardino Inglese. Tuttavia, la sua opera più imponente è il Teatro Massimo, situato in piazza Giuseppe Verdi, diventato uno dei simboli distintivi della città.
Nel 1864, il Comune di Palermo indisse un bando pubblico per la realizzazione del Teatro Massimo, e il progetto di Giovan Battista Filippo Basile fu scelto per la sua esecuzione. La realizzazione di questa magnifica struttura, voluta principalmente da Ignazio Florio, iniziò nel 1875, ma purtroppo, Basile non vide completare la sua opera poiché morì nel 1891. I lavori furono conclusi all’alba del 1895 sotto la supervisione del figlio Ernesto.
Il Teatro Massimo è il più grande edificio teatrale lirico d’Italia e uno dei più imponenti d’Europa, classificandosi al terzo posto per grandezza architettonica dopo i teatri di Parigi e Vienna, con oltre 7.730 metri quadrati di ampiezza. Il complesso architettonico comprende ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali.
L’inaugurazione del Teatro Massimo avvenne il 16 maggio 1897 con la rappresentazione dell’opera “Falstaff” di Giuseppe Verdi. Tra gli elementi distintivi dell’edificio, spiccano le colonne di ispirazione romana e i gruppi bronzei raffiguranti la Tragedia e la Lirica sulla maestosa scalinata, opera rispettivamente di Benedetto Civiletti e Mario Rutelli. Un tocco di innovazione fu introdotto da Giovanni Rutelli, che ideò una gru alimentata a vapore per spostare grandi blocchi di pietra durante la costruzione.
Foto: il busto di Giovan Battista Filippo Basile, realizzato dallo scultore Antonio Ugo, esposto nella sala d’ingresso del teatro Massimo