I re delle triplette rosanero: viaggio tra i bomber che hanno fatto la storia del Palermo
Da Miccoli a Pohjanpalo, passando per Toni e Pastore: tutti i protagonisti delle grandi giornate in maglia rosanero
Nella storia del Palermo ci sono prestazioni che restano scolpite nella memoria dei tifosi. Giornate in cui un singolo giocatore riesce a prendersi la scena, firmando una tripletta che diventa simbolo di un’epoca, di una corsa, di un’emozione. Dalle leggende del passato ai protagonisti della nuova era, ecco un viaggio tra tutti i bomber che hanno messo il loro nome nel ristretto club dei “triplettisti” rosanero.
Pohjanpalo, il nuovo leader dell’attacco
Joel Pohjanpalo ha già inciso profondamente nella recente storia del Palermo. La sua prima tripletta arriva nel pirotecnico 5-3 contro il Sassuolo nel campionato 2024/25, una partita spettacolare in cui il centravanti finlandese trascina i rosanero con tecnica, freddezza e un istinto da vero rapinatore d’area.
La seconda arriva pochi mesi dopo, nel netto 5-0 rifilato alla Carrarese, gara dominata dal Palermo e illuminata dai tre gol del numero nove. Due prove da leader che lo hanno immediatamente avvicinato ai grandi del passato.
Pastore e Toni, le firme che hanno fatto epoca
Tra le triplette più iconiche di sempre spicca quella di Javier Pastore, autore di tre gol nel derby più sentito: Palermo-Catania di novembre 2010. Una prestazione ancora oggi ricordata come una delle più emozionanti nella storia recente del club.
Nel 2004, anno della storica promozione in Serie A, è Luca Toni a prendersi la scena con la tripletta contro l’Hellas Verona in Serie B, una delle tante giornate in cui il bomber emiliano mostrò il suo strapotere offensivo.
Le perle tra anni Ottanta e Duemila
Nel 1981, Egidio Calloni, un ex milanista in maglia rosanero si scatenò contro la sua ex squadra e inflisse tre gol al Milan capolista del campionato cadetto: una delle imprese più sorprendenti di quegli anni.
Storica anche la tripletta dell’annata 1987/88 firmata da D’Este nell’amichevole contro l’Ajax, match concluso con un clamoroso poker del Palermo.
Più recente, invece, la tripletta di Roberto Floriano, decisiva nel match di Serie D contro il Nola nel 2019.
Ilicic, Trajkovski e le magie in Coppa Italia
Non solo campionato: la tradizione delle triplette rosanero passa anche dalla Coppa Italia.
Nel 2011 è Josip Iličić a portarsi a casa il pallone dopo la sfida contro il Siena, mentre nel 2018 tocca ad Aleksandar Trajkovski, protagonista contro la Virtus Francavilla.
Miccoli, il re incontrastato: quattro triplette e una magia eterna
Il primato assoluto appartiene però a Fabrizio Miccoli, miglior marcatore della storia rosanero con 81 gol. Le sue triple sono quattro:
2010 – Palermo-Bologna 3-1: la prima, da trascinatore puro.
2011/12 – Palermo-Inter 4-4: tripletta in una sfida epica.
2011/12 – Palermo-Chievo 4-4: replica identica, stesso copione spettacolare.
2012/13 – Palermo-Chievo: la più celebre, arricchita dalla straordinaria rete da centrocampo che ancora oggi vive nell’immaginario degli appassionati.
Miccoli resta il simbolo della magia offensiva in rosanero, il giocatore che più di tutti ha saputo trasformare una giornata qualunque in un ricordo indelebile.
Brunori e Lucca, le nuove leve del gol
Il presente e il futuro del Palermo passano dai piedi di Matteo Brunori, entrato nel club dei triplettisti con due prove da applausi: la tripletta in Coppa Italia contro la Reggiana nel 2022 e quella in Serie B nella stagione 2023/24 contro il Venezia, identica nella distribuzione dei gol: sinistro, testa e rigore.
Il 3 aprile 2021, invece, è Lorenzo Lucca a prendersi i riflettori: con una tripletta trascina i rosanero al 2-3 sul campo della Casertana, confermandosi uno dei giovani più promettenti del periodo.
Una tradizione che continua
Dalle magie di Miccoli ai colpi di genio di Pastore, dalle potenze fisiche di Toni e Lucca fino all’efficacia di Pohjanpalo e Brunori, la storia del Palermo è ricca di uomini-capolavoro. Le loro triplette non sono solo numeri: sono istantanee indelebili di un club che ha sempre saputo esaltarsi nei momenti decisivi.
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