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Dove rifiorisce la luce: la serra del Giardino Inglese

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Dopo quindici lunghi anni di abbandono e degrado, nel 2024 la serra del Giardino Inglese – oggi Parco Piersanti Mattarella – ha finalmente ricominciato a risplendere. Quella che un tempo era una struttura silenziosa e dimenticata, avvolta dall’edera e dai segni del tempo, è tornata a essere un luogo vivo, accogliente e ricco di fascino. Oggi, la Casa delle Ninfee è nuovamente un punto di riferimento per chi ama la bellezza, la natura e la storia di Palermo.

Progettata nella seconda metà dell’Ottocento da Ernesto Basile, la serra è considerata non solo un bene culturale e ambientale di grande pregio, ma anche una testimonianza del genio creativo e dell’abilità tecnica dell’artigianato palermitano dell’epoca. La sua struttura interamente realizzata in ghisa e vetro, priva di saldature e modellata come una grande barca rovesciata, rappresenta un capolavoro di ingegneria e design liberty. L’armonia delle sue linee, la leggerezza della forma e la trasparenza dei materiali creano un dialogo perfetto tra architettura e paesaggio.

Il restauro del 2024, curato con meticolosa attenzione dal team di Vivi Sano guidato da Daniele Giliberti, insieme allo Studio Provenzano Architetti Associati e sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Culturali, ha restituito alla città uno dei suoi gioielli più preziosi. Fondamentale è stato anche il contributo dell’Orto Botanico di Palermo, che ha seguito la rinascita della parte agronomica, selezionando le specie acquatiche e le ninfee che oggi, come un tempo, abitano gli specchi d’acqua della serra.

Ma la Casa delle Ninfee non è soltanto un monumento restaurato: è un progetto di rinascita sociale e ambientale. All’interno della serra si intrecciano attività di inclusione lavorativa, educazione ambientale e promozione del benessere psico-fisico. Giovani, persone con disabilità, famiglie e visitatori condividono lo stesso spazio, partecipando a laboratori, percorsi sensoriali e iniziative culturali che mettono al centro la relazione tra l’uomo e la natura.

Storicamente, la serra liberty era parte integrante di un disegno paesaggistico più ampio, pensato per evocare l’idea di un “antico giardino di delizia”: un luogo di armonia e contemplazione, dove l’acqua, la luce e le piante dialogavano secondo i canoni della cultura romantica ottocentesca. L’ispirazione al giardino arabo è evidente nella disposizione degli spazi e nella ricerca di equilibrio tra ordine e naturalezza, un linguaggio nuovo e raffinato che fondeva memoria e innovazione.

Oggi, come ieri, la Casa delle Ninfee torna a essere un simbolo di rinascita per la città di Palermo: un luogo in cui storia e modernità si incontrano, dove l’arte del costruire diventa poesia e la cura del verde si trasforma in gesto civile e comunitario. Camminando tra le trasparenze dei vetri e i riflessi dell’acqua, si percepisce l’anima di un’opera che non appartiene solo al passato, ma che continua a vivere nel presente, come promessa di bellezza, inclusione e sostenibilità per le generazioni future.

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Immagine di Salvino Arena

Salvino Arena

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