Il 23 settembre 2025 è morta all’età di 87 anni l’attrice di origine siciliana Claudia Cardinale Le origini di Claudia Cardinale hanno radici siciliane precisamente di Isole delle femmine in provincia di Palermo. Da lì partì, agli inizi del Novecento, la famiglia Cardinale: marinai e carpentieri che salparono verso la Tunisia in cerca di futuro, portando con sé l’accento siciliano, le usanze, i profumi del pane caldo e del mare.
È da quelle radici che, il 15 aprile 1938, nacque a Tunisi Claudia Cardinale. Ma il suo sangue, la sua essenza, sapevano di Sicilia. Cresciuta tra La Goulette e i racconti di famiglia, portava negli occhi il riflesso del mare di Isola delle Femmine, come se un pezzo di quell’orizzonte fosse rimasto inciso dentro di lei.
Il destino la volle attrice. Prima timida, quasi riluttante, poi luminosa come poche altre. Quando entrò nei set italiani, nei film che fecero la storia — da Il Gattopardo di Visconti a C’era una volta il West di Leone — non interpretava soltanto dei personaggi: portava con sé un bagaglio antico, fatto di fierezza e silenzi, della forza delle donne mediterranee. E in quel celebre valzer tra le sale dorate del palazzo Gangi, a Palermo, la Sicilia sembrò riconoscere una figlia che era tornata a raccontarla al mondo.
Claudia Cardinale non è stata soltanto una delle più grandi attrici del cinema mondiale.
Era, prima di tutto, figlia di questa terra.
Le sue radici affondano qui, a Isola delle Femmine, da dove i suoi antenati partirono portando con sé la forza del mare e la dignità del lavoro.
Nata a Tunisi, cresciuta tra lingue e culture diverse, Claudia non ha mai dimenticato la Sicilia. Nei suoi occhi brillava la luce di questo orizzonte, e nei suoi ruoli viveva la fierezza delle donne mediterranee.
Con Il Gattopardo, con il suo passo elegante nei saloni di Palermo, ha riportato la nostra isola sul grande schermo del mondo.
Oggi, nel giorno del suo addio, Isola delle Femmine la accoglie ancora una volta, come figlia e come simbolo.
Perché le radici non muoiono, e Claudia resterà per sempre parte di questo mare, di questa comunità, della nostra memoria.
Claudia Cardinale a Palermo — un racconto cinematografico
Palermo, città di luce e ombre, di nobiltà decadente e di vicoli popolari, ha accolto più volte Claudia Cardinale, trasformandosi in sfondo vivo delle sue interpretazioni.
Il Gattopardo (1963)
Nelle sale barocche di Palazzo Valguarnera-Gangi, illuminate dai lampadari di cristallo, Claudia Cardinale entra in scena come Angelica Sedara, figlia di un arricchito borghese.
È la nuova bellezza che conquista la Palermo aristocratica: giovane, elegante, determinata. La sua figura rompe l’equilibrio dei vecchi nobili, incarnati dal Principe di Salina (Burt Lancaster).
Nelle piazze di Ciminna, travestite da Donnafugata, Angelica danza al fianco di Tancredi (Alain Delon), mostrando come la storia — e Palermo stessa — stia cambiando volto.
Vento del Sud (1959/1960)
Dai saloni nobiliari si passa ai vicoli assolati della città. Claudia Cardinale è Grazia, una giovane donna contesa tra passione e costrizione.
Il film percorre i quartieri popolari di Palermo e i paesi limitrofi, mostrando una Sicilia inquieta, dove la mafia comincia a svelarsi come forza oscura. Grazia, combattuta, incarna la fragilità e la forza delle donne siciliane, sospese tra sogno e realtà.
Il giorno della civetta (1968)
Siamo a Partinico e nei dintorni di Palermo. Cardinale diventa Rosa Nicolosi, moglie di un uomo assassinato dalla mafia.
La sua figura è dolente, testimone impotente del silenzio che avvolge il paese. Accanto a lei si muovono il capitano Bellodi (Franco Nero) e il boss Don Mariano (Lee J. Cobb).
Attraverso Rosa, il film mostra la paura e il coraggio delle donne, costrette a vivere all’ombra di un potere criminale che segna anche Palermo.
Il prefetto di ferro (1977)
Qui Claudia è Anna Torrisi, donna enigmatica che intreccia il suo destino con quello del prefetto Cesare Mori, mandato a Palermo per stroncare la mafia negli anni ’20.
La città è ritratta come crocevia di potere e intrighi, tra uffici istituzionali e campagne del palermitano. Anna è elegante, ma porta dentro di sé una forza ambigua: un personaggio che riflette il conflitto tra legge e compromesso, amore e potere.
Corleone (1978)
Infine, dalle strade di Palermo si sale verso Piana degli Albanesi e i paesi della provincia. Cardinale interpreta Rosa, donna segnata dalla violenza e dalla lotta di potere mafiosa.
Il film attraversa mercati, piazze e campagne palermitane: la Vucciria, viva e caotica, contrasta con la solennità delle montagne vicine. Rosa è madre, moglie, compagna: un personaggio che porta sulle spalle il peso del destino collettivo.
Ogni volta che Claudia Cardinale ha interpretato un ruolo in Sicilia, Palermo non è stata solo uno sfondo, ma un vero personaggio:
- la città aristocratica che danza nel Gattopardo,
- quella popolare e aspra di Vento del Sud,
- la provincia silenziosa de Il giorno della civetta,
- la Palermo istituzionale del Prefetto di ferro,
- e quella tormentata di Corleone.
E in tutti questi mondi, Claudia ha incarnato donne diverse — nobili o popolane, complici o vittime, appassionate o ferite — ma sempre intense, specchio della forza femminile in una terra difficile.