A nord della città di Palermo, la dove c’è il mare, troviamo la monumentale Porta Felice posta alla fine del corso Vittorio Emanuele a lambire il prato del Foro Italico. Porta Felice e Porta Nuova delimitano la strada più antica di Palermo detta il Cassaro.
Porta Felice è intitolata a donna Felicia Orsini, moglie del Vicerè Colonna. Fu il governante spagnolo che fece costruire la Porta nel 1582 per dare un aspetto imponente al Cassaro, la strada da lui fatta prolungare dalla Chiesa di Porto salvo sino alla Marina.
La Porta è costituita da due alti piloni senza arco di volta e si sviluppa su 3 ordini.
Il prospetto interno è in stile rinascimentale. Presenta nel primo ordine 4 porte intervallate da 6 cornici rettangolari. Nel secondo ordine, tra 8 lunghe e sottili cornici, ci sono 2 balconi con finestroni sormontati da timpani semicircolari e 2 finestre sormontate da timpani triangolari.
Sulle balaustre che si affacciano al mare ci sono le statue delle Sante Palermitane Ninfa e Cristina.
Nel prospetto fanno bella mostra due aquile coronate che reggono gli stemmi reali spagnoli.
Il pilone nord è stato distrutto durante i bombardamenti del 1943 e successivamente ricostruito fedelmente all’originale.
La scenografica porta è stata chiamata anche la Porta dei Cornuti, perché nel Settecento le nobildonne amavano intrattenersi di notte coi loro amanti lungo la passeggiata della Marina dove era assolutamente vietato portare torce per illuminare l’oscurità, mentre i lacchè attendevano le loro padrone dall’altro lato della porta.
Simpaticamente si racconta che la porta si presenta senza tetto per permettere “ai cornuti” il libero accesso senza preoccuparsi di rimanere incastrati a causa delle lunghe corna.
Durante l’equinozio di primavera, alle sei del mattino, accade la magia: il Sole sembra emergere dal mare per poi porsi al centro dei due piloni della porta.
Visitabile durante la manifestazione “Le vie dei tesori”