Palazzo Aiutamicristo o Palazzo Ajutamicristo è un palazzo in stile Gotico – Catalano edificato verso le fine del 1400 su commissione del barone di Misilmeri e di Calatafimi Guglielmo Aiutamicristo. Progettato da Matteo Carnilivari il palazzo si presenta con il portentoso portale d’ingresso e il duplice loggiato che prospetta sul cortile interno. Anche se non si presenta come nei progetti iniziali del Carnilivari il Palazzo è di grande pregio architettonico. Tra gli ospiti illustri del banchiere di origine pisana Guglielmo Ajutamicristo vanno ricordati la regina Giovanna, moglie del re Don Ferrante di Napoli; nel 1535 vi fu ricevuto l’imperatore Carlo V, che preferì Palazzo Aiutamicristo al palazzo reale, ritenuto non consono alla imperiale magnificenza; nel 1544 vi prese alloggio Muley Hassan, re di Tunisi, poco prima di essere accecato dal figlio Ajaja; nel 1576 vi fu accolto Don Giovanni d’Austria, fratello del re Filippo II, vincitore della battaglia di Lepanto.
Il progetto iniziale prevedeva una struttura grandiosa, che però fu realizzata solo in parte. L’impegno si dimostrò eccessivo, anche per il barone, banchiere di origine pisana, che pur disponeva di larghi mezzi. In ogni modo, ne uscì un palazzo di grande pregio architettonico, che – superbamente arredato all’interno – non tardò a richiamare ospiti illustri.
Successivamente il palazzo passo in proprietà dei Moncada, primo principe di Paternò.
Una ala del Palazzo detta Sala della Raccolta lapidea sono conservate sculture del ‘400 e ‘500, tra le quali un busto di Pietro Speciale firmato da Domenico Gagini. Sono inoltre temporaneamente esposti due pannelli a mosaico che erano l’insegna del Panificio Morello al Capo con una figura femminile conosciuta con l’appellativo “A, un esempio del gusto Liberty dell’inizio del XX secolo.
PALAZZO AJUTAMICRISTO si trova in Via G. Garibaldi, 23 a Palermo.