In via Isidoro Carini, qualcuno scrisse “Qui è morta la speranza dei siciliani onesti”. Era il 4 settembre 1982. Il giorno prima in quel posto erano stati uccisi Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo.
Il punto esatto dove avvenne l’eccidio è identificabile perchè c’è una lapide che raffigura il Generale che abbraccia la moglie morente, è il 3 settembre 1982, poche centinaia di metri dopo essere usciti dalla Prefettura di Palermo, la A112 bianca sulla quale viaggiavano Dalla Chiesa e la moglie fu affiancata da un commando a bordo di un’auto e una moto. I killer aprirono violentemente il fuoco contro il parabrezza con un AK-47 (Dalla Chiesa e la moglie rimasero uccisi da trenta pallottole). L’auto del prefetto sbandò, andando a sbattere contro il bagagliaio di una Fiat Ritmo ivi parcheggiata. Pino Greco scese dalla motocicletta e, girando attorno alla A112 crivellata dagli spari, controllò l’esito mortale dell’agguato.
Il bassorilievo posto nel punto esatto dove si arresto l’auto del generale Dalla Chiesa è stato realizzato dallo scultore Alfredo Garufi.