Guantiere è un un termine “apolide”, ovvero privo di cittadinanza, normalmente non reperibile nei vocabolari, né della lingua italiana.
Nel parlare palermitano la parola è molto usata per definire un vassoio con il quale si servono particolari prelibatezze.
Per il vocabolario Treccani, il termine guantièra deriva dal sostantivo guanto ed anticamente designava un vassoio o una scatola elegante in cui tenere i guanti. Una sorta di contenitore insomma, ma con questa accezione oggi il termine è in disuso. Attualmente viene utilizzato infatti per designare il vassoio elegante utilizzato principalmente per servire dolci, gelati durante i rinfreschi, pranzi, cene e così via.
.Etimologia: ← deriva da guanto. perchè chi serviva la cena e in paricolare i dolci sempre indossava dei guanti
Le guantiere erano importanti vassoi di porcellana, alcune circondate da ringhiere di metallo cesellate a mano. Nelle famiglie più facoltose erano di argento o di ottone con manici in madreperla, finemente decorate. Le più comuni erano di acciaio.
Il termine GUANTIERA a Palermo si è affermato durante la dominazione spagnola.
Infatti GUANTIERA deriva dalla parola Aguantar che nella lingua Spagnola, il suo significato è reggere, sostenere. Infatti aggiungendo una N, e una I, diciamo ancora oggi aNguantarI come sinonimo di prendere, acchiappare.
Solitamente quando si è invitati a cena da amici o parenti si consiglia di “bussare con i piedi”, perchè le mani debbono essere impegnati per portare una “bella guantiera di dolci”.