La chiesa di Sant’Andrea dei farmacisti o meglio degli “aromatari” si trova nei pressi di Piazza San Domenico nel cuore della Vucciria, e più precisamente nella piazza omonima. In questa parte del quartiere, un tempo detto dell’Amalfitania, perchè qui vi abitavano i commercianti provenienti da Amalfi, furono loro che fecero costruire la chiesa intitolato a Sant’Andrea protettore di Amalfi. Le prime testimonianze si rifanno al 1264 in pieno periodo normanno, e già nel 1281 la chiesa diviene parrocchia. Quando gli amalfitani lasciarono Palermo, la chiesa venne gestita prima dalla confraternita di Sant’Andrea fondatasi nei primi del ‘300 e poi dagli “Aromatari” che la mantengono sino ad oggi . Sulla lapide della tomba comune si legge: “nessun farmaco ferma la morte” Questa parte del quartiere subirà nel tempo un fortissimo degrado sino a divenire sinonimo di postribolo.
Il Collegio nobile degli Aromatari ha lasciato tante testimonianze nella chiesa tra le tante una tela ancora conservata nella loro sede commissionata allo “Zoppo di Gangi” .
Nel 2014 le maestranze della ditta, I.R.C. di Gerlando Purpura con sede a San Giuseppe Jato hanno curato il restauro della chiesa oggi sconsacrata. Della chiesa di Sant’Andrea si parla molto nel romanzo di Stefania Auci “I leoni di Sicilia” la saga dei Florio.
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