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Dio e l’uomo nelle colonne del duomo di Monreale

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Il Duomo di Monreale è uno dei nove siti di fattura Araba Normanna che l’Unesco ha inserito nel Percorso Patrimonio Dell’Umanità, un autentico scrigno di bellezza e di meraviglia nato per affermare la potenza del re Guglielmo II detto Il Buono, una realizzazione artistica ricca di storia e di suggestioni.
Il duomo è a croce latina, la sua struttura è costituita da tre absidi, da una facciata chiusa da due torri di altezze diverse . Quando si entra nell’edificio sacro si rimane stupefatti per la bellezza e per la sua magnificenza. Lo stupore è dovuto alla fastosità e alla ricchezza degli interni, dei soffitti, e dei mosaici
Due file di nove colonne per lato dividono lo spazio centrale.
Qui va notata una particolarità: tutte le colonne, con capitelli finemente scolpiti in stile corinzio e composito, sono in granito grigio, tranne una, la prima a destra dall’ingresso principale. Questa è fatta di materiale più povero, in marmo cipollino che è più scadente. Non è un caso, si tratta di una scelta consapevole. Le colonne che sostengono le arcate indicano che è Dio che regge la Chiesa, tuttavia anche l’uomo deve fare la sua parte: ecco, quella colonna di materiale scadente rappresenta l’uomo (nella figura della chiesa istituzionale) che regge, seppur in minima parte, le sorti della grande Chiesa. Inizialmente questa colonna “spuria” era collocata in seconda fila (proprio in linea con le ragioni di umiltà di cui sopra) secoli dopo, per motivi tecnici, è stata ricollocata dove si trova adesso.

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Salvino Arena

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